Salviamo i nostri Marò

Salviamo i nostri Marò
I nostri due militari devono tornare a casa

Siamo contro ogni genere di Discarica nel nostro Territorio!

giovedì 31 dicembre 2009

CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO DELLA GIUNTA PROVINCIALE.






"Sono soddisfatto di quello che in pochi mesi siamo riusciti a fare": così il presidente della Provincia di Crotone Stanislao Zurlo il 29 mattina nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno tenutasi al Lido degli Scogli. All’incontro con i giornalisti erano presenti il vice presidente Gianluca Bruno, gli assessori Cosimo, Dattolo, Durante, Pane, Scalfaro, Senatore, ed il vice presidente del Consiglio Raffaele Martino. In sala alcuni consiglieri ed i dirigenti dell’Ente intermedio. Zurlo, intervenendo per circa 40 minuti, ha tracciato il bilancio dell’amministrazione nei diversi settori. Il presidente della Provincia ha parlato di bonifica, del rilancio dell’aeroporto (l’ente è intervenuto con 452.000 euro), della messa in sicurezza delle scuole, degli oltre 70 interventi messi in campo a seguito della forte ondata di maltempo del settembre scorso, di agricoltura, cultura, energia, spettacolo, sport. "Con il nostro insediamento in provincia - ha dichiarato Zurlo - si è registrato un vento diverso. Abbiamo sin da subito agito ponendo un dialogo sinergico con tutte le istituzioni indipendentemente dalle colorazioni politiche. Ai tavoli decisionali di Regione e Governo - ha aggiunto Zurlo - il crotonese, che è un piccolo territorio, non deve presentarsi diviso. In pochi mesi abbiamo tagliato le spese per mezzo milione di euro e presto bandiremo i concorsi per i dirigenti. Di recente - ha proseguito il presidente della Provincia - abbiamo ricapitalizzato la società Gestione Servizi facendo in modo che 80 unità possano continuare a lavorare con l’ottica di una riorganizzazione stessa della società". Zurlo si è soffermato poi sulle iniziative legate all’agricoltura citando la nascita del distretto agroalimentare di qualità, della collaborazione con le province di Salerno e Lecce per il comparto dei prodotti tipici, dell’espletamento in pochissimo tempo di ben 400 pratiche per gli agricoltori danneggiati a seguito dell’eccesso termico del 2007, del piano faunistico-venatorio. "Colgo l’occasione - ha concluso Zurlo - per rimarcare il ruolo propositivo dei consiglieri di minoranza che, tranne in un’occasione, quando si è trattato di questioni centrali e delicate per l’area del crotonese, hanno sempre votato all’unanimità".


Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

giovedì 24 dicembre 2009

Finanziaria: aiuti ai più bisognosi ed ai precari.



Finanziaria: aiuti ai più bisognosi ai precari e alle forze dell’ordine.

La Finanziaria raddoppia, passa da 4 ad 8 miliardi di euro, inizia a disboscare i costi della politica tagliando le poltrone di consigli e giunte comunali, provinciali, comunità montane, circoscrizioni, nonché istituzioni nate con le migliori intenzioni ma che hanno finito per fare le belle statuine, come i difensori civici. I proventi risparmiati, e quelli derivanti dal rientro dei capitali all’estero, li ridistribuisce fin da subito alle forze dell’ordine ed ai vigili del fuoco, ai precari che perdono il lavoro, all’Ambiente, alla Giustizia, per i buoni libro sui quali viene mantenuto l’impegno a darli gratis, alle infrastrutture e al ponte sullo Stretto, alla ricerca, all’Abruzzo e all’Agricoltura.
Si tratta di emendamenti governativi: mentre l’opposizione protesta contro la legge “blindata”, governo e maggioranza la ampliano e la migliorano nei limiti della situazione di crisi. È la dimostrazione che non servono “contro Finanziarie”, serve invece mettere assieme rigore nel bilancio pubblico, guerra vera agli sprechi ed equità.

Vediamo i punti principali.

L’entità complessiva della manovra passa dai 4 miliardi iniziali a 7,6, che potrebbero diventare 8 con nuovi stanziamenti.

La cifra più consistente viene dallo scudo fiscale: già provvisoriamente impiegato per coprire la riduzione del 20% dell’acconto Ire di novembre , poiché a giugno 2010 si dovrà comunque versare il conguaglio, ecco che quei proventi si renderanno nuovamente disponibili.


Si cancellerà il 27% delle poltrone dei 160 mila amministratori locali, e precisamente:
29.345 su 120.490 consiglieri comunali (- 24%);
596 su 3.246 consiglieri provinciali (- 18%);
14.543 su 35.254 assessori comunali (- 41%);
220 su 858 assessori provinciali (- 26%).


Inoltre saranno soppresse le circoscrizioni dovute al solo sdoppiamento di uffici; le regioni potranno ridimensionare le comunità montane, “isolane e di arcipelago”, e dal 2010 lo Stato non provvederà più al rifinanziamento di questi organismi, dei quali rimarranno operativi solo quelli realmente utili (e soprattutto realmente montani).

Nuovo patto di stabilità con i comuni. Il fondo ordinario degli enti locali è ridotto di 85 milioni nel 2010; di 190 nel 2011; di 240 a partire dal 2012. Ma le amministrazioni che sforano i limiti di spesa potranno recuperare l’anno successivo, mentre quelle virtuose potranno spendere l’avanzo. Rigore, dunque, ed elasticità.

A Roma andrà un finanziamento di 600 milioni per le sue funzioni di Capitale. Le risorse non verranno però dal fisco ma dalla dismissione di caserme e immobili in disuso della difesa.


Sblocco delle assunzioni nelle forze dell’ordine e nei vigili del fuoco; a tutti andrà un fondo di 500 milioni per le spese di gestione.
Cinquecento milioni anche per l’edilizia carceraria.
Un miliardo andrà all’Ambiente, da destinare soprattutto alle aree a rischio idrogeologico.
Cinquecento milioni andranno a finanziare la prima tranche pubblica del ponte sullo Stretto di Messina: questo in aggiunta al piano infrastrutture da 18 miliardi già approvato nel 2009.
Fondi per l’Università, la ricerca e la gratuità dei libri di testo.
La riforma della Giustizia verrà finanziata con una dote iniziale di 700 milioni.
Rifinanziamento (500 milioni) delle missioni di pace.
Una misura nel segno dell’equità e del rigore è il via al controllo sistematico delle pensioni di invalidità. Sono oltre due milioni, soprattutto al Centro-Sud. La regione che ne ha meno in rapporto alla popolazione è la Lombardia (2,79 ogni cento abitanti); il record è dell’Umbria, con il 5,48%. Ci si aspetta per quest’anno un risparmio di 50-150 milioni, che naturalmente non colpirà invalidi e disabili, ma i falsi invalidi ed i falsi disabili, che oltre alla pensione hanno spesso diritto ad altri benefici, dall’indennità di accompagnamento al permesso per l’auto.


Il governo lavora e mantiene gli impegni.


Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

mercoledì 23 dicembre 2009

Giovani energie in Comune – Bandi per progetti rivolti a Comuni grandi, medi e piccoli promossi da Giorgia Meloni con il Ministero della Gioventù.





Promuovere una politica che investa sui giovani come risorsa attraverso la partecipazione a iniziative e progetti con enti pubblici e privati, con associazioni e altre istituzioni. Questo lo spirito di un Accordo annuale sottoscritto dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’ANCI che prevede la realizzazione di progetti destinati ai Comuni capoluogo, ai Comuni con popolazione inferiore ai 50mila abitanti e ai piccoli Comuni (con popolazione inferiore ai 5mila abitanti). Per i Comuni capoluogo (escluse le città metropolitane) il Dipartimento della Gioventù ha stanziato un finanziamento di oltre duemilioni e mezzo di euro per il progetto “Interventi a favore della produzione musicale giovanile indipendente” che prevede la realizzazione di laboratori e scuole di musica, corsi specialistici e la promozione delle produzioni musicali italiane all’estero, e un finanziamento di 750mila euro per il progetto “Valorizzazione della street art e del writing urbano” per l’attivazione di corsi, laboratori e concorsi e la messa a disposizione di spazi per la pratica artistica.
Ai Comuni con popolazione inferiore a 50mila abitanti sono invece destinati il progetto “Interventi a favore del volontariato giovanile” attraverso la realizzazione di esperienze di volontariato sociale da parte dei giovani, e il progetto “Integrazione sociale dei giovani mediante la formazione di orchestre e bande musicali giovanili” che prevede la realizzazione di percorsi di alfabetizzazione musicale per la costruzione di gruppi bandistici e orchestrali composti da giovani. Per entrambi i progetti il Dipartimento ha stanziato un finanziamento di circa tre milioni di euro.
Infine, il progetto “Coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali” è rivolto ai piccoli Comuni per la promozione dei beni culturali anche a fini turistici, per interventi sui beni culturali immateriali (feste, tradizioni, lingue e dialetti, enogastronomia tipica) e per il recupero della memoria degli anziani a favore delle giovani generazioni. Per questo progetto il Dipartimento della Gioventù ha stanziato un fondo di oltre 3,5milioni di euro.
I documenti per accedere ai bandi sono scaricabili qui

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

martedì 22 dicembre 2009

Bonus gas per famiglie numerose o bisognose.



Dal 15 dicembre 2009 è possibile richiedere il bonus gas, un’agevolazione per le famiglie numerose o bisognose introdotta dal Ministero dello Sviluppo economico e resa operativo dall’Autorità per l’energia, con la collaborazione dei Comuni.

Il Bonus, che consente un risparmio del 15% circa sulla spesa media annua presunta per la fornitura di gas naturale, può essere richiesto da tutti i clienti domestici che utilizzano gas metano distribuito a rete (non per il gas in bombola o per il GPL), con un contratto di fornitura diretto o con un impianto condominiale, se in presenza dell’ISEE (l’Indicatore di Situazione Economica Equivalente):

non superiore a 7.500 euro (fino a 3 figli a carico)
non superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose (con più di 3 figli a carico).

Il bonus prevede uno sconto annuo del 15 per cento circa (al netto da imposte) sulla bolletta del gas naturale a seconda della numerosita' della famiglia e del tipo di consumo, con riduzioni che possono arrivare fino a 160 euro per le famiglie fino a quattro componenti, mentre le famiglie numerose, con piu' di tre figli, potranno ottenere una riduzione fino a 230 euro.
Il bonus ha valore retroattivo a tutto il 2009, per le domande presentate entro il 30 aprile 2010; perciò potrà alleggerire la spesa per una buona parte del riscaldamento dell'inverno passato e di quelli futuri.
Diventa così operativa una nuova misura sociale a tutela delle fasce più deboli: infatti lo scorso febbraio è stato avviato il bonus elettrico, grazie al quale oltre 1 milione di famiglie in difficoltà sta già ottenendo uno sconto del 20 per cento circa sulla bolletta elettrica; ora la gran parte di queste famiglie potrà richiedere anche l'agevolazione per il gas, cumulabile con il bonus elettrico.
"E' un significativo intervento del Governo Berlusconi a favore delle famiglie numerose e a basso reddito che, così, potranno usufruire di uno sconto anche sulla bolletta del gas - ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, sottolineando poi che - questo sconto del 15 per cento sul gas metano con effetto retroattivo, sommandosi allo sconto del 20 per cento per i consumi elettrici attivato all'inizio dell'anno, amplia ulteriormente le misure attivate dal Governo per sostenere le famiglie." 
"Abbiamo messo a punto un sistema di solidarietà in grado di aiutare le famiglie bisognose attraverso un contributo del tutto marginale dall'insieme dei consumatori aziendali.
Il bonus gas potrà sommarsi al bonus elettrico, garantendo così un sensibile aiuto a chi è più in difficoltà - ha commentato il Presidente dell'Autorità per l'energia, Alessandro Ortis -  I due bonus sono adattabili flessibilmente al mutare delle situazioni familiari dei beneficiari; inoltre, i meccanismi adottati salvaguardano l'opportunità di libera scelta fra le offerte di mercato e l'interesse ad un utilizzo sempre più razionale dell'energia. Il bonus gas andrà a incidere sulla parte prevalente della spesa complessiva delle famiglie per elettricità e gas: la bolletta gas rappresenta infatti quasi il 70 per cento della spesa energetica totale di una famiglia tipo".

"All'avvio del sistema per il riconoscimento del bonus gas, mi sento di dire grazie ai Comuni per il gran lavoro svolto nella gestione del bonus elettrico. Il loro impegno - ha sottolineato il Presidente dell'Anci, Sergio Chiamparino - e quello delle strutture di Anci e Ancitel sono alla base del successo del progetto Sgate. Si tratta di due iniziative che, in tempi di crisi come quelli in cui viviamo, possono fornire un po' di ossigeno alle famiglie e alle fasce piu' disagiate della popolazione. L'auspicio, a questo punto, è che vengano risolti anche alcuni problemi di avvio del progetto, quali il segnalato ritardo nel riconoscimento ai Comuni dei maggiori oneri sostenuti per la gestione delle richieste del bonus elettrico".
Il bonus può essere richiesto per il gas metano distribuito a rete (non per il gas in bombola o per il Gpl), per i consumi nell'abitazione di residenza. Per fare domanda, occorre essere titolari di un contratto diretto di fornitura del gas e di un indicatore Isee, non superiore a 7.500 euro; nel caso di famiglia numerosa, con piu' di tre figli a carico, l'Isee non dovra' essere superiore a 20.000 euro. Il bonus può essere richiesto anche da coloro che utilizzano impianti di riscaldamento condominiali, ovviamente a gas naturale, se in presenza dei requisiti sopra elencati.

approfondimento

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

SACCONI: Dopo le elezioni regionali riformeremo lo Statuto dei lavoratori.



"Nell’agenda del governo c’è l’idea di completare le riforme del lavoro con l’intuizione di Marco Biagi di redigere un moderno statuto dei lavori che costituisce la sede opportuna anche per razionalizzare il nostro sistema di ammortizzatori sociali".
Lo ha affermato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che ha osservato: "Questo impegno sarà realizzato dopo le elezioni regionali, quando ragionevolmente il nostro Paese, se saprà trovare la via anche della stabilizzazione democratica, avrà tre anni senza interruzioni elettorali. Per il nostro ministro, in questo periodo, un disegno di legge delega "potrà condurre a uno statuto dei lavori confidando che in questo tempo siano superate almeno le condizioni di emergenza nelle quali oggi utilizziamo gli ammortizzatori non solo in deroga di ciò che ora abbiamo ma anche in deroga di quello che un domani potremo avere, cioè con modalità tipiche di una fase di emergenza. Oggi da un lato sperimentiamo un’estensione degli ammortizzatori che un domani dovremo condurre a regime dall’altro lo facciamo però con modalità che domani potremo accettare: gli ammortizzatori sociali dovranno essere cioè su base assicurativa mentre in questa fase interveniamo a prescindere dai versamenti assicurativi".

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

lunedì 21 dicembre 2009

BERLUSCONI: E' il clima d'odio che ha influenzato le menti labili.






"Credo che a tutti sia chiaro che se di un presidente del Consiglio si dice che è corruttore di minorenni, un corruttore di testimoni, uno che uccide la libertà di stampa, che è un mafioso o addirittura uno stragista, un tiranno, è chiaro che in qualche mente labile, e purtroppo ce ne sono in giro parecchie, possa sorgere il convincimento che essere tirannicidi e diventarlo vuol dire essere degli eroi nazionali e fare il bene della propria patria e dei propri concittadini e quindi acquisire un merito e una gloria importante".
Lo ha affermato Silvio Berlusconi, che parlando nell’intervento al telefono con la manifestazione di solidarietà di Verona in suo favore, ha fatto una prima analisi politica dell’aggressione subita a Milano:
"Questa vicenda deve avvisarci del fatto di come sia davvero pericoloso guardare agli altri con sentimenti che non siano di rispetto e di solidarietà. Quindi da quest’ultima esperienza dobbiamo essere ancora più convinti di quanto abbiamo praticato fino ad oggi e cioè che sia giusto il nostro modo di considerare gli avversari come persone che la pensano in modo diverso da noi, ma che hanno il diritto di dire tutto ciò che pensano, che noi dobbiamo difenderli per far sì che lo possano dire e che non sono nemici o persone da combattere in ogni modo, ma persone da rispettare. Lo facciamo noi con gli altri e ci piacerebbe che lo facessero gli altri nei nostri confronti".




Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

sabato 19 dicembre 2009





Stati Generali del Popolo della Libertà a Crotone, Sabato 19 Dicembre Ore 18:00 presso Il Centro Congressi di Dentalia sito sulla SS.106 a Crotone Interverranno: Giuseppe Esposito, Stano Zurlo, Giuseppe Scopelliti.

E' richiesta la presenza di tutti i membri del Direttivo Provinciale, gli eletti e gli amministratori nelle Amministrazioni Comunali e nell'Amministrazione Provinciale insieme alla partecipazione di tutti gli iscritti ed i simpatizzanti del Popolo della Libertà. Coinvolgete tutti i vostri amici e diffondete la notizia.


VERDINI: Ecco perché non ci fidiamo di Bersani & Co.


L’intervento di Denis Verdini, Coordinatore nazionale del PdL, pubblicato su "Il Giornale" del 18 dicembre 2009

Appena uscito dall’ospedale, il presidente Berlusconi ha rilasciato una dichiarazione molto saggia e improntata a un cauto ottimismo sul futuro politico del Paese: «In questi giorni - ha detto - ho sentito vicini anche alcuni leader dell’opposizione. Se sapranno davvero prendere le distanze in modo onesto dai pochi fomentatori di violenza, allora potrà aprirsi una nuova stagione di dialogo». La risposta, indirettamente, gli è subito arrivata dall’eminenza grigia, anzi rossa, della sinistra italiana, cioè D’Alema, che in un’intervista ha messo Berlusconi sullo stesso piano di Di Pietro, definendoli due populisti speculari che si alimentano a vicenda. Un’affermazione subdola e anche senza senso, perché sarebbe come paragonare un costruttore di automobili a uno sfasciacarrozze. Intanto D’Alema e il Pd, se sono davvero convinti di questo, dovrebbero trarne una prima e inevitabile conseguenza: rompere immediatamente l’alleanza con l´ex pubblico ministero che è un miscuglio di estremismo giacobino e di qualunquismo da quattro soldi.
L’isolamento di Di Pietro, uno sfascista che non esita a evocare la violenza politica, sarebbe il primo vero passo avanti per far diventare l’Italia un Paese normale. Lo hanno fatto in Francia con Le Pen, che aveva molti più voti, e sarebbe utile farlo anche con lui, non perché io sia un nostalgico degli archi costituzionali, ma perché fino a quando il Pd terrà al suo fianco Di Pietro i pozzi della politica resteranno avvelenati. L’impostazione di D’Alema è dunque utilitaristica - perché tende a sollevare il suo partito da ogni tipo di responsabilità - e allo stesso tempo fuorviante, perché il Pdl non è un partito populista. È semplicemente un partito con una forte leadership, e - come sostiene Panebianco - tramontata l’era dei partiti ideologici, è solo la leadership che può ridare forza alla politica.
Un partito moderno ha due doveri primari: sostenere il suo leader e rispettare gli impegni assunti con gli elettori. Punto. Spetta ai suoi uomini nelle istituzioni portare poi avanti le necessarie mediazioni. In questo senso, mi appaiono poco comprensibili (o anche troppo comprensibili) sia le fibrillazioni di questi mesi dentro il Pdl, sia la surrettizia divisione che viene fatta tra falchi e colombe. Ma quali falchi e quali colombe? Se si prende come punto di riferimento il programma di governo, ci si accorge che questa è una distinzione fasulla, e non è vero che chi è impegnato a portarlo avanti è un falco e chi lavora per destrutturarlo è una colomba. Faccio qualche esempio. Dire che la Costituzione è stata concepita in un’epoca ormai arcaica e che va riformata è un peccato mortale o un diritto della maggioranza di governo? Dire che la Corte Costituzionale è formata in un certo modo che ha portato a squilibrarla a sinistra è un attacco alle istituzioni o la semplice descrizione della realtà? Sostenere che la storia repubblicana, dal ’92 a oggi, ha portato all’elezione di presidenti della Repubblica tutti espressione di un solo schieramento, e che per lunghi anni non hanno rappresentato la maggioranza del popolo che vota è vilipendio del Capo dello Stato o, ancora, la sacrosanta verità? Aggiungendo - e lo aggiungo con convinzione - che Napolitano è uno dei migliori presidenti che l’Italia ha avuto (il Pci, se ricordo bene, non ha mai avuto paura di mettere sotto accusa per quarant’anni i Capi dello Stato, fino a demonizzarli com’è successo a Segni, a Leone e a Cossiga. O no?).
E affermare che la volontà popolare è la base fondante della democrazia, e che la Costituzione materiale della seconda Repubblica ha inserito nel nostro ordinamento un’elezione di fatto del premier che gli conferisce non solo il diritto di governare, ma un surplus di legittimazione rispetto ai presidenti del consiglio della prima Repubblica, è un attentato alla Costituzione? Oppure: essere convinti e operare per una semplificazione del quadro politico che porti al bipartitismo è un’opzione legittima o una tentazione autoritaria? E soprattutto: mettere in chiaro che un ordine dello Stato, quello giudiziario, da Tangentopoli in poi, ha pesantemente condizionato la vita dei governi, di destra e di sinistra, diventando il dominus della vita politica e degli equilibri istituzionali è un’esagerazione o una verità che tutti hanno sotto gli occhi?
Potrei continuare all’infinito ma preferisco fermarmi qui. Io sostengo convintamente che un partito ha il diritto e il dovere di raccogliere l’impulso che gli viene dal suo elettorato e di lavorare conseguentemente per il cambiamento - che gli è stato richiesto - della politica e delle istituzioni. Tutti riconoscono, anche se molti a denti stretti, che la discesa in campo di Berlusconi è stata rivoluzionaria perché ha profondamente trasformato il sistema politico, introducendo l’alternanza di governo e imponendo la prevalenza delle leadership sulla vecchia partitocrazia, cosa che ha come corollario l’ammodernamento delle istituzioni. Ma quando il centrodestra propone di rafforzare i poteri del premier, da sinistra e non solo si agita subito lo spettro del nuovo Mussolini. Tanto che un politologo di FareFuturo è arrivato a sentenziare che «il problema» italiano è Berlusconi. Io ritengo invece, e con me - fortunatamente - la maggioranza dei cittadini, che il vero problema è un altro: è consentire al governo in carica di portare avanti il programma concordato e giudicarlo alla fine della legislatura.
Il Pdl, dopo l’aggressione al premier, ha chiesto ai moderati del centrosinistra di fare un passo avanti e di affrancarsi dall’ipoteca giustizialista. Ma da Bersani, dopo il positivo segnale della visita a Berlusconi in ospedale, sono purtroppo giunte le risposte contraddittorie di sempre, perché il Pd forse ha la voglia, ma non l’interesse, di chiudere i rapporti con l’Italia dei Valori, alleato indispensabile per le regionali di marzo. E infatti l’atteggiamento al Senato sul processo breve non è cambiato nemmeno di un millimetro.
La differenza fra noi e loro è di tutta evidenza: noi riteniamo che il presidente del consiglio non sia Al Capone e continui a subire una persecuzione giudiziaria senza precedenti. Per loro, invece, in Italia non ci sono perseguitati. Su queste basi, mi chiedo, come sarà possibile fare le riforme insieme? Le belle parole nobilitano chi le pronuncia, ma l’ipocrisia non serve a nulla. La verità è che il nodo giustizia è cruciale e si allunga ancora come un’ombra nefasta sulla legislatura, e in questo senso le previsioni per il 2010 non possono essere ottimistiche. Non credo di essere un falco se dico che il premier va messo in grado di governare tutelandolo dall’ordalia delle procure politicizzate, e che la volontà popolare va protetta insieme a lui. Se per questo mi prendo del falco, del fascista, del mafioso e del golpista, non faccio una piega. Anzi, ne sono fiero. Il Pdl, lo ripeto fino alla noia, ha il dovere di alzare la voce quando si tratta di portare avanti il programma concordato con il popolo che lo ha votato. E questo non è populismo: è democrazia.



giovedì 17 dicembre 2009

BERLUSCONI: Mi rimarranno due cose come ricordo di questi giorni: l`odio di pochi e l`amore di tanti.






"Mi rimarranno due cose come ricordo di questi giorni: l`odio di pochi e l`amore di tanti, tantissimi, italiani. Agli uni e agli altri faccio la stessa promessa: andremo avanti con più forza e più determinazione di prima sulla strada della libertà. Lo dobbiamo al nostro popolo, lo dobbiamo alla nostra democrazia, nella quale non prevarranno né la violenza delle pietre, né quella peggiore delle parole. In questi giorni ho sentito vicini anche alcuni leader politici dell`opposizione. Se da quello che è successo deriverà una maggiore consapevolezza della necessità di un linguaggio più pacato e più onesto nella politica italiana, allora questo dolore non sarà stato inutile. Alcuni esponenti dell`opposizione sembrano averlo capito: se sapranno davvero prendere le distanze in modo onesto dai pochi fomentatori di violenza, allora potrà finalmente aprirsi una nuova stagione di dialogo. In ogni caso, noi andremo avanti sulla strada delle riforme che gli italiani ci chiedono".

Silvio Berlusconi

IL PD NON CONOSCE IL SIGNORE DEGLI ANELLI!





Dopo l'inaugurazione del nido "La Contea degli Hobbit" , in IV Municipio Roma, ad opera del PDL ecco il commento del PD:

" 'La contea degli Hobbit' è l'ultima trovata di pessimo gusto di un'amministrazione che non riesce davvero a smarcarsi dal fascismo e dalle proprie ideologie. Ci chiediamo infatti come sia possibile intitolare un asilo nido con questo nome e chi abbia potuto legare a uno dei fatti di cronaca più drammatici degli ultimi anni, un nome così vicino alla sottocultura neofascista. Purtroppo con questa ennesima idea della destra la nostra città, la Capitale del nostro Paese, rischia davvero di trasformasi, prima o poi, nella contea degli hobbit. Il silenzio del sindaco Alemanno è imbarazzo oppure è complicità con una corrente, quasi setta, del suo partito così nostalgica?".

Lo dichiarano in una nota congiunta il consigliere provinciale del Pd, Marco Palumbo e il consigliere comunale del Pd, Massimiliano Valeriani.
A cui segue la giusta risposta del PDL:

Omniroma-SCUOLA, PDL: "VALERIANI E PALUMBO SONO DA RICOVERO"


Valeriani e Palumbo sono da ricovero coatto, ululare alla 'sottocultura neofascista' e evocare fatti di cronaca molto drammatici negli ultimi anni perchè un asilo nido si chiama 'Contea degli Hobbit' è un caso da manuale clinico di psichiatria, più che da polemica politica. E' appena il caso di ricordare a questi due ignoranti faziosi che 'La Contea degli Hobbit' è frutto della fantasia di J.R.R. Tolkien, maestro e caposcuola della letteratura Fantasy, che conta decine di milioni di lettori nel mondo".

E' quanto dichiarano in una nota Marco Marsilio, deputato romano del PdL e Francesco Filini, assessore alle politiche scolastiche del Municipio IV.

"Vorrei ricordare che gli Hobbit - ha aggiunto il presidente del Municipio Bonelli - sono piccoli uomini capaci di grandi imprese a cui spesso gli uomini da soli non riescono ad arrivare. Questo è il senso del nome scelto: gli adulti hanno molto da imparare dai bambini, ed è il caso che Valeriani e Palumbo, dopo questa figuraccia, comincino a imparare...".

"Posso capire la frustrazione del consigliere Palumbo, è stato per anni consigliere di maggioranza e vicepresidente del Municipio IV, ma a lui purtroppo non è mai riuscito di inaugurare un Asilo Nido. E' in evidente imbarazzo, prima bolla il romanzo del maestro Tolkien come 'sottocultura neofascista', poi, resosi conto della figuraccia, torna sui suoi passi dicendo che anche lui legge il fantasy. C'è da comprenderlo: è stato Vicepresidente, Assessore alle politiche sociali, bilancio, lavori pubblici e coordinatore di Giunta,... anche se non se ne è accorto nessuno".

E' quanto dichiara in una nota il Consigliere e Presidente della Commissione Scuola Emiliano Bono

Francesco Filini



martedì 15 dicembre 2009

BERLUSCONI: Grazie di cuore per i messaggi di affetto
15 dicembre 2009 ore 12:53




Grazie di cuore ai tantissimi che mi hanno mandato messaggi di vicinanza e di affetto.
Ripeto a tutti di stare sereni e sicuri. L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio.


Silvio Berlusconi

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ZURLO INTERVIENE SULL'AGGRESSIONE AL PREMIER SILVIO BERLUSCONI.





Sono molto preoccupato per il clima d’odio che si sta creando in questo periodo in Italia. L’aggressione ai danni del Presidente del Consiglio è umanamente e politicamente inaccettabile. Il gesto di uno squilibrato, dietro il quale non voglio immaginare alcuna regia occulta, è il sintomo, però, di un malessere della società italiana. La Politica deve essere intesa come servizio verso il popolo, può naturalmente, attraversare periodi di forte vivacità in cui il confronto può anche divenire aspro, ma sempre nei limiti della civiltà e dell’educazione. La responsabilità è in primis nostra, di chi amministra e ricopre incarichi politici, dal semplice consigliere al deputato, dall’assessore del piccolo comune al ministro della Repubblica. I comportamenti della politica devono essere edificanti, c’è la necessità di costruire una nuova immagine della classe dirigente che troppe volte viene dipinta come casta e rarissime volte come esempio. A creare questo clima contribuisce anche l’informazione che, il più delle volte, invece di fare notizia, insegue lo scoop a tutti i costi che per far innalzare le vendite e l’audience avvelena il clima. Dobbiamo prendere tutti insieme politica, informazione e società civile l’impegno a migliorare i linguaggi e le azioni. L’Italia ha già attraversato il periodo buio degli anni di piombo, pagando un tributo di sangue troppo alto. Non possiamo permettere che quei giorni si ripetano. Mi auguro che queste mie brevi considerazioni vengano prese con la dovuta attenzione e non considerate alla stregua di un semplice atto dovuto. Auspico che invece possano costituire una riflessione il più possibile condivisa. Dovremmo fare nostra la grande massima di Voltaire: "Disapprovo ciò che dici, ma difenderò sino alla morte il tuo diritto di dirlo".


Il Presidente
Stanislao ZURLO

Indignazione per la vile aggressione al Presidente Berlusconi.



“Solidarietà e affetto al presidente Berlusconi”. E’ quanto dichiara il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. “Devo anche dire che non mi sorprende l’aggressione al premier. Questo è il prodotto della campagna di odio che si riversa quotidianamente su Berlusconi da parte di politici e intellettuali che non riflettono mai sulle conseguenze delle loro parole. E’ inevitabile che accadano cose del genere quando ogni giorno c’è chi lo dipinge come un mafioso, un dittatore, un criminale. Ora già mi vedo intellettuali, blogger e politici senza scrupoli inneggiare all’aggressore come nuovo leader del Comitato di Liberazione Nazionale contro Berlusconi. Nessun interesse di partito – conclude Meloni – deve riportare le lancette dell’Italia indietro fino agli anni peggiori della nostra Repubblica”.


Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

LA RUSSA: Il "No B day" è la vergogna delle vergogne.






Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha affermato che l’aggressione subita ieri dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, pone la necessità di trovare una soluzione politica al clima violento che si è venuto a creare. "La soluzione è politica. Occorre comprendere che bisogna distinguere gli attacchi politici dalla caccia all’uomo: il no B day è la vergogna delle vergogne dell’Italia. La maggioranza ha tutto l’interesse affinché ci sia un clima sereno anche se è difficile mantenere la calma". Il grave episodio avvenuto in piazza Duomo a Milano, tuttavia, ha posto sotto gli occhi dei vertici del Pdl anche un problema di ordine pubblico. Ciò nonostante La Russa ha voluto esprimere "totale e piena solidarietà agli agenti che ieri hanno agito in condizioni non certamente facili. Il mio apprezzamento è privo di ogni riflesso negativo". A chi tuttavia gli chiedeva se quanto accaduto ieri ponesse in discussione la figura del questore di Milano il ministro ha risposto: "Non dipende da noi, non lo abbiamo chiesto, esula dalle nostre competenze".

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

lunedì 14 dicembre 2009

Gli Eroi dell'ODIO.




Quanti Tartaglia ci sono in Italia? Quanti di questi incitano all'odio dai posti di potere e dalle istituzioni? Forse è ora che si cominci a pensare a rimedi "costituenti" per isolarli e per estrometterli del tutto dalla vita del paese. Chi instilla odio, di qualunque colore esso sia, è un cancro della società e del nostro futuro. Quanti cretini inneggiano a Tartaglia, e quanti fuggono dalla realtà inventadosi alibi, complotti, messe in scena, trame oscure ... La realtà è sempre la stessa... uno squilibrato ha mal filtrato l'odio sociale di una parte italiani per il risultato di un voto popolare. L'odio incondizionato per una persona eletta più volte in modo assolutamente democratico ha armato il braccio di un folle. Ne è responsabile una nazione intera, ne sono responsabili certe generazioni che nel 68' hanno iniziato una via alla ricerca del potere assolutamente non democratica. E' ora che, chiunque non abbia più voglia di vivere in un mondo di contrasti superficiali e dannosi, prenda le distanze da tutto ciò, che non riconosca più culture e istituzioni in linea con i Tartaglia di turno. Che si cominci a pensare ad una fase costituente popolare che riscriva tutta la costituzione in modo funzionale e non demagogico come ahimè fecero, appena finita la guerra, dei facinorosi con la smania di spartirsi il potere e l'Italia. Abbiamo bisogno di una costituzione nuova per riportare alla luce del sole il diritto e il dovere alla libertà di pensiero e di autodeterminazione dell'individuo (non è individualismo ma solo il dare veramente più opportunità a tutti di sviluppare la propria vita), alla libertà di poter scegliere il proprio agire nel rispetto della convivenza civile e in piena sovranità personale rispetto allo Stato che è solo un servizio autodeterminato dai cittadini e nulla più. Ci vuole una una costituzione che dia alla politica certezza alla propria azione di amministrazione del paese ma che non le dia il potere di decidere come e quanto tassarci (il vero conflitto di interessi all'interno dello Stato che crea posti di lavoro inutili che diventano pretesa dell'Ideologia). Finchè non si attuerà una fase veramente costituente l'Italia sarà in mano agli eroi dell'odio come Giuliani e Tartaglia.

sabato 12 dicembre 2009

Campagna tesseramento del POPOLO DELLA LIBERTA'.





CERCHIAMO ITALIANI

CORAGGIOSI, CAPACI,

POSITIVI, DETERMINATI,

ONESTI, OTTIMISTI,

SOGNATORI, GENEROSI,

LIBERI E APPASSIONATI.

Sabato 12 e Domencia 13 in

piazza Municipio dalle 16:00 alle

20:00 sarà allestito un gazebo

per raccogliere le adesioni.

Aderisci anche TU al Popolo

Della Libertà !


Solo quattro giorni per decidere il destino di Giammiglione.






Sapevamo che prima o poi la “ Maio Guglielmo srl ” sarebbe tornata alla carica. Da una parte, perché ha bisogno come il pane della mega discarica di Giammiglione, visto che quella che gestisce a Canosa di Puglia, in provincia di Barletta-Andria-Trani, è oramai prossima all’esaurimento; dall’altra, perché un invaso per rifiuti pericolosi e non pericolosi fa comodo in questo momento a tutti, soprattutto alla regione Calabria che breve potrebbe trovarsi a fronteggiare un’emergenza rifiuti che si prospetta più drammatica di quella vissuta in Campania. Non a caso, arriva proprio dal dipartimento regionale politiche dell’ambiente la convocazione dei servizi per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) al progetto del gruppo abruzzese.

Un atto dovuto, a seguito della richiesta di compatibilità ambientale inoltrata il 30 luglio scorso, ma che, alla luce della particolare situazione ambientale che vive la provincia di Crotone, poteva benissimo essere congelato.
Mentre le istituzioni locali e le associazioni erano impegnate a mettersi di traverso alla discarica per rifiuti solidi urbani della Tec-Veolia- la società che gestisce il selezionatore dei rifiuti di Ponticelli –in predicato di sorgere anche questa a Giammiglione, il progetto della “ Maio Guglielmo srl” faceva il suo discorso . Il 16 novembre scorso è partita da Catanzaro la convocazione della Conferenza dei Servizi per il rilascio dell’AIA. La regione ha invitato al tavolo del Dipartimento politiche dell’ambiente di viale Isonzo, Provincia, Comune, Azienda sanitaria ed Arpacal “ al fine dell’espressione del proprio parere di competenza”.
Per la provincia si tratta di confermare il parere negativo espresso il 13 agosto scorso, gli altri dovranno pronunciarsi ex novo. La Conferenza è in programma giovedì 17 dicembre alle ore 10,30, giusto in tempo per far trovare ai crotonesi sotto l’albero di Natale, un regalo da quattromilioni e ducentomila metri cubi di rifiuti provenienti da ogni angolo del Mezzogiorno.
Il gruppo abruzzese che ha già opzionato i terreni di Giammiglione, di proprietà dell’orfanotrofio, non intenzione di mollare. Lo smaltimento dei rifiuti della bonifica fa gola a tutti, inoltre la discarica di Giammiglione è solo l’ultimo anello di una catena che parte dall’area industriale, nei pressi del torrente ponticelli. E’ lì, infatti, accanto al selezionatore dei rifiuti della Veolia, che la “ Maio “ vuole realizzare un nuovo distretto industriale della mondezza, come se non bastasse quel del gruppo Vrenna. Mondezza di qualità, quella che come la giri giri, si trasforma in oro colato: fanghi industriali, carta, vetro, plastica e multimateriali in genere, traversine ferroviarie fuori uso, fluff proveniente dalla macinazione dei veicoli.
Il distretto sorgerà in un’area di 50 mila metri quadrati, sui quali verranno lavorati qualcosa come 250 mila tonnellate di rifiuti speciali all’anno, provenienti dalla Calabria ma anche da fuori regione. La “ Maio” non fa mistero dei suoi progetti: costruire un grande impianto di smaltimento a servizio del Mezzogiorno servito dalla mega discarica di Giammiglione. Per questo motivo, nell’estate del 2008 ha chiesto al Consorzio per lo sviluppo industriale, l’assegnazione di quattro lotti per altrettanti impianti di trattamenti. Il primo lavorerà rifiuti pericolosi e non pericolosi attraverso processi d’inertizzazione con leganti idraulici; in particolare raccoglierà i fanghi inorganici provenienti dagli impianti di depurazione di tutta la Calabria, per un totale di 70 mila tonnellate all’anno, che diventeranno 80 mila dopo la fase d’inertizzazione e prenderanno la strada della discarica di Giammiglione. Il secondo impianto si occuperà di selezione e trattamento, cernita e recupero di materiali della raccolta differenziata; anche quest’impianto sarà a servizio delle industrie della regione, dalle quali dovrebbe ricevere qualcosa come 50 mila tonnellate di spazzatura all’anno.
Il terzo e quarto impianto rappresentano una novità per il territorio, nel senso che ci mancavano e finalmente e finalmente qualcuno si è deciso a prtarceli: uno riguarda il recupero delle vecchie traversine ferroviarie e del legno di scarto in genere, l’altro dei metalli presenti nel fluff; il lavorerà 50 mila tonnellate all’anno del legname, il secondo 70 mila tonnellate di fluff, cioè i residui delle frammentazioni dei veicoli fuori uso avviati alla rottamazione: dai vetri ai pneumatici, dalle guarnizioni ai profili di gomma, dai tessuti alle plastiche, ecc.
Il fluff rappresenta il 25 per cento di un’autovettura, mentre il restante è composto da materiali ferrosi. Ma anche nel fluff sono presenti metalli, quelli che la “ Maio “ ha intenzione di recuperare con il quarto impianto, capace di accogliere 70 mila tonnellate all’anno di fluff per ricavarne 3 mila di metalli e 7 mila d’altre frazioni recuperabili; il resto, 60 mila tonnellate, andrà a finire nella mega discarica di Giammiglione. Intorno al fluff si muove un altro business, che in genere cammina di pari passo con quello dei rifiuti : la produzione d’energia.

Dai Pericolosi ai solidi urbani

Siamo punto e a capo. Manifestazione di piazza e determinazioni dei Consigli Comunale e provinciale non sono servite a smorzare gli appetiti sui sessanta ettari della valle di Giammiglione, un tempo famosa per la comunità di “ Mondo X” . Il gruppo Maio ne ha opzionato metà, mentre sull’altra metà l’ Ufficio del commissario ha posto il vincolo preordinato di esproprio per costruire la discarica rsu a servizio dell’impianto di selezione dei rifiuti di ponticelli, un invaso da un milione e 170 mila metri cubi destinato a servire mezza Calabria, in particolare il casentino.
Ma le due particelle interessano anche Syndial per la sua discarica da 1,5 milioni di metri cubi a servizio della bonifica, mentre il Consorzio per lo sviluppo industriale, la cui discarica per rifiuti pericolosi è al limite del collasso, è pronto con un altro progetto per un impianto da 2,4 milioni di metri cubi.
La discarica del gruppo Maio è stata progettata per accogliere 8 camion all’ora, circa 53 in una giornata. Ogni mezzo scaricherà 30 tonnellate di rifiuti per un totale giornaliero di 1.590 tonnellate che, moltiplicate per 220 giorni lavorativi, fanno 350.000 tonnellate: un ritmo infernale che porterà l’impianto ad esaurimento nel giro di 12 anni, se non prima, considerato che la bonifica è oramai alle porte e da sola potrebbe finire circa un terzo della materia prima.

Francesco Pedace.

Fonte: Il bisettimanale "Il Crotonese" edizione dell' 11 Dicembre 2009.

venerdì 11 dicembre 2009

Notariato e ministero della Gioventù, un'alleanza a sostegno dei giovani.





E’ stato siglato a Palazzo Chigi un protocollo d’intesa tra il Ministro della Gioventù e il Consiglio Nazionale del Notariato. Il protocollo, firmato rispettivamente dal Ministro Giorgia Meloni e dal presidente Paolo Piccoli, è il risultato di un confronto iniziato nella comune consapevolezza dell’utilità di una collaborazione per avviare iniziative congiunte a favore dei giovani. In base all’intesa, è operativo da oggi un servizio telematico di consulenza e informazione istituzionale gratuita intitolato “Un consiglio per i giovani”, disponibile sul sito web del Ministero della Gioventù http://www.gioventu.it/ e quello del Notariato italiano http://www.notariato.it/, sui temi della casa, del mutuo, dell’impresa, della famiglia, degli stranieri e dell’accesso alla professione notarile.
Il servizio è aperto a tutti i giovani ed è caratterizzato, oltre che da una serie di pagine informative dedicate ai temi oggetto dell’accordo, da un servizio di risposte a quesiti che i ragazzi potranno inviare direttamente ai notai che presteranno il servizio di consulenza.
La collaborazione istituzionale tra il Ministero della Gioventù e il Notariato prevede, inoltre, l’avvio di ulteriori iniziative comuni di formazione, comunicazione e approfondimento scientifico a supporto delle politiche di sostegno ai giovani, anche al fine del miglioramento della normativa attualmente in vigore. Paolo Piccoli, presidente del Consiglio nazionale del Notariato, presenta l’iniziativa ai microfoni di Radio Gioventù, la rubrica radiofonica condotta dal ministro Giorgia Meloni e dal Giornalista di Rtl 102.5 e vice direttore del quotidiano Il Clandestino, Pierluigi Diaco.

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

BERLUSCONI: Sono un premier super, più mi calunniano e più mi rafforzano.





"Sono un premier super, con oltre il 60% degli apprezzamenti". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il quale intervenendo a Bonn al congresso del Ppe ha ricordato che fino a qualche tempo fa il suo gradimento era intorno al 68%, prima che la sinistra cominciasse la campagna di calunnie. "Io però sono sempre più forte e la gente dice: 'mamma mia dove troviamo uno forte e duro con le palle come Berlusconi?' ".
Nel corso del suo intervento, il nostro premier ha osservato che nonostante le centinaia di procedimenti e le migliaia di udienze che gli garantiscono un record universale della storia, è stato sempre assolto: "Per fortuna è solo una parte dei giudici che sta con la sinistra, mentre i giudici soprattutto del secondo e terzo livello sono giudici veri come negli altri Paesi. In Italia succede un fatto particolare, di transizione, a cui dobbiamo rimediare. E cioè: la Costituzione italiana dice che la sovranità appartiene al popolo, è il popolo che vota ed è il Parlamento che fa le leggi, ma se queste leggi non piacciono al partito dei giudici della sinistra questo si rivolge alla Corte Costituzionale che ha undici componenti su quindici che appartengono alla sinistra. Di questi, cinque sono di sinistra in quanto di nomina del presidente della Repubblica e noi abbiamo avuto purtroppo tre presidenti della Repubblica consecutivi tutti di sinistra. Quindi da organo di garanzia la Corte costituzionale si è trasformata in organo politico che abroga le leggi decise dal Parlamento. Quindi la sovranità oggi in Italia è passata da parlamento a partito dei giudici. Una situazione transitoria visto che stiamo lavorando per cambiarla, anche attraverso una riforma della Costituzione".
Silvio Berlusconi ha inoltre ricordato la vicenda del Lodo Alfano, la quale per le alte cariche dello stato prevedeva che "durante il loro mandato si potessero dedicare completamente alla cura degli interessi del Paese. Ma anche questa legge è stata abrogata dalla Corte costituzionale che ha praticamente detto ai giudici 'riprendete la caccia all’uomo' nei confronti del presidente del Consiglio.
In Italia si è formato un partito dei giudici e poichè la sinistra è allo sbando e non riesce ad avere ragione con la politica, cerca di farlo attraverso i processi. Di fronte a questa situazione, abbiamo una grande maggioranza in Parlamento che lavorerà per cambiare questa situazione anche con una modifica della nostra Costituzione".

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

giovedì 10 dicembre 2009

6 Dicembre 2009 Festa di San Nicola: LA PARROCCHIA DI SCANDALE DIMENTICA IL SUO SANTO PATRONO.





La Parrocchia San Nicola

Vescovo di Scandale dimentica il

suo Santo Patrono, sarà perchè

era Domenica? Non lo so, resta

il fatto che il 6 Dicembre di

 quest'anno la Chiesa di

 Scandale non ha celebrato nè la

Novena e nè la Solenne Messa

in suo onore. Da forte

Cattolico e tradizionalista come

sono, mi duole vedere il nostro

paese dimenticare il suo

Protettore! Possa San Nicola

vegliare su Scandale e sugli

scandalesi ed illuminarci così da

migliorare noi stessi ed il nostro

paese.

Antonello Voce
presidente Azione Giovani Scandale


CAPEZZONE: Accoglienza per gli immigrati regolari ma contrasto ai clandestini.




"Il Governo e la maggioranza sono riusciti, in questi mesi, a realizzare una politica ammirevole per equilibrio e severità, in linea con quanto accade in tutti i maggiori Paesi dell’Occidente avanzato: accoglienza per gli immigrati regolari, contrasto netto all’immigrazione clandestina".
Lo ha affermato Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, che ha osservato: "E’ grazie a questo che gli sbarchi sono stati ridotti del 90%, e che l’Italia non è più ventre molle dell’Europa. E questa politica equilibrata e rigorosa ottiene il consenso della stragrande maggioranza dei cittadini. Ora, a maggior ragione dopo i recenti e molto opportuni pronunciamenti dell’Ufficio di Presidenza del Pdl non si comprende il senso di alcune sortite e di alcune ipotesi che hanno il sapore di una fuga in avanti: e le fughe in avanti sono sempre controproducenti. In particolare, sarebbero fuori luogo forzature e accelerazioni anomale sul tema della cittadinanza: perchè non otterrebbero alcun risultato, perchè illuderebbero tanti cittadini stranieri, perchè non troverebbero il consenso dei cittadini italiani. E allora perchè si insiste?".

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

mercoledì 9 dicembre 2009

ANGELINO ALFANO: La mafia è in ginocchio, ora la stenderemo.



"La mafia è già in ginocchio: i leader storici di Cosa Nostra sono decaduti e sono in carcere, in 41 bis. Poichè è in ginocchio, il nostro obiettivo è stenderla a terra e liberarci della mafia al più presto possibile".
Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che ha sottolineato l’importanza della "antimafia delle leggi e dei fatti" che hanno consentito, al governo Berlusconi, di arrivare a "grandi risultati, sul fronte di arresti, sequestri e confische di beni" ai danni di Cosa Nostra. Alfano ha più volte elogiato e ringraziato il procuratore capo di Palermo, Messineo, per "il tris di arresti, Raccuglia, Nicchi e Fidanzati, che ha consentito la decapitazione della mafia": Mai, mai, mai si era sentito dire finora che non si riesce a capire chi comanda in Cosa nostra a Palermo, chi governa la mafia, perchè tutti i capi sono stati arrestati. Al 6 dicembre i detenuti al 41 bis erano 644: con quello che firmerò immediatamente per Nicchi, diventeranno 645, record storico di detenuti mafiosi al carcere duro. Quello precedente risaliva alla fine del 2001. In 580 giorni di Governo i 41 bis firmati dal sottoscritto sono stati 167, con quello di Nicchi diventeranno 168; se si aggiungono i 779 prorogati, fanno in totale 946. Di questi solo 67 sono stati annullati dai tribunali di sorveglianza, un dato praticamente dimezzato rispetto agli anni precedenti. Personalmente, ho riapplicato il 41 bis in 16 casi su 61, con una assunzione di responsabilità diretta e personale, basandomi su istruttorie che contenevano nuovi elementi, e tutti per figure criminali di primo piano".

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

martedì 8 dicembre 2009

RIPRESI I COLLEGAMENTI AEREI DA CROTONE, ZURLO E BRUNO SALUTANO I PASSEGGERI






Il presidente della Provincia, Stanislao Zurlo, ed il suo vice Gianluca Bruno, questa mattina hanno salutato i passeggeri del volo "Roma-Crotone" giunto sulla pista dell’aeroporto alle 10.45. Da oggi in pratica sono stati attivati i voli per Roma e Milano e viceversa attraverso Cai Alitalia. "Per l’infrastruttura aeroportuale l’amministrazione che presiedo - ha dichiarato Zurlo - ha destinato 452.000 euro. La ripresa dei voli permetterà ai crotonesi, e non solo, di essere adeguatamente collegati con il resto d’Italia e d’Europa. Manteniamo così fede - ha concluso il presidente della Provincia - agli impegni assunti con la collettività. Il rilancio dell’aeroporto rientra nell’azione politico-amministrativa che come governo provinciale ci si siamo dati". "Quello di oggi è un giorno importante per il territorio - dichiara invece il vice presidente della Provincia Gianluca Bruno - perché con la ripresa dei collegamenti aerei il crotonese esce dall’isolamento. Voglio ricordare che subito dopo il nostro insediamento - aggiunge Bruno che ha anche le deleghe al Turismo ed ai Trasporti - ci siamo mossi, attraverso una serie di incontri e soprattutto con atti concreti, per ridare le ali alla nostra provincia. Stiamo anche lavorando affinché l’aeroporto di Crotone possa essere interessato da un lato a collegamenti low coast, dall’altro a collegamenti cargo per il trasporto delle merci. Spesso infatti - conclude il vice presidente Bruno - capita che molti imprenditori abbiano difficoltà a collocare velocemente ed adeguatamente i loro prodotti sui mercati che contano in Italia ed all’estero".


Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

ITALO BOCCHINO:Sulla Finanziaria l'opposizione cerca lo scontro.



"Sulla Finanziaria l’opposizione cerca lo scontro e non ha nessuna intenzione di aiutare il Paese ad uscire dalla crisi economica. Nonostante le aperture del Presidente della Camera Fini, che ha concesso tempi ampi ai lavori della Commissione ed ha chiesto al governo di ricorrere alla fiducia su un testo emerso dalla discussione parlamentare, l’opposizione non ha fatto altro che cercare la strada dell’ostruzionismo senza dare alcun contributo costruttivo". Lo ha affermato Italo Bocchino, vicecapogruppo vicario del Pdl, dopo lo scontro, in commissione Bilancio alla Camera, tra maggioranza e opposizione sulla Finanziaria.

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

lunedì 7 dicembre 2009

LA RUSSA: Mafiosi contenti del "No B day".


"Poiché il governo Berlusconi sta sicuramente
contrastando i mafiosi, ieri sono stati contenti di quella manifestazione". Lo ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, all’indomani del ’No B day’. "I mafiosi hanno tutto l’interesse in questo momento ad essere contro Berlusconi. Quelli che ieri erano in piazza non c’entrano niente con la mafia, li conosciamo erano i soliti. Sono i mafiosi ad essere stati contenti della manifestazione di ieri".

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

BERLUSCONI: Abbiamo assestato colpi straordinari alla mafia.

"Dopo una preparazione molto accurata, le
nostre forze dell’ordine hanno effettuato due colpi straordinari. A Palermo siamo riusciti a catturare Gianni Nicchi che è il numero due di Cosa nostra, mentre a Milano abbiamo preso Fidanzati che è il numero tre dell'organizzazione. Siamo il governo che ha fatto di più contro la mafia negli ultimi venti anni: abbiamo sequestrato 6 miliardi di contanti e di beni alla criminalità organizzata e arrestato 17 dei 30 latitanti piu’ pericolosi". Lo ha affermato il presidente Berlusconi, dopo l’arresto dei boss mafiosi Nicchi e Fidanzati avvenuti a Palermo e a Milano.

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

domenica 6 dicembre 2009

CICCHITTO: Dalla mafia un durissimo attacco contro Silvio Berlusconi.






"Quello che ormai è del tutto evidente dalla deposizione di Spatuzza ed anche dalle cose assai inquietanti scritte ieri su 'Repubblica' dal giornalista Attilio Bolzoni è che la mafia in prima persona sta rivolgendo un durissimo attacco a Berlusconi per l’intransigente linea che il governo sta portando avanti contro di essa, sia con la caccia ai latitanti, sia con l’indurimento del 41 bis, sia con una serie di altri provvedimenti, sia con la linea generale seguita dalla presidenza del Consiglio e dal ministero degli Interni. Per questo la mafia usando tutti i mezzi, compresi i finti pentiti, punta a destabilizzare il quadro politico". Lo ha affermato il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, che ha osservato:
"Che Spatuzza e il giovane Ciancimino siano entrati sinceramente e organicamente nell’area dell’antimafia lo possono credere solo degli ingenui o chi ingenuo non è e ricorre spregiudicatamente a tutti i mezzi per provocare la crisi del quadro politico. La mafia sta muovendo le sue pedine su tutta la scacchiera perchè non sopporta l’attacco che sta subendo da parte dello Stato. A Spatuzza sono stati assegnati due ruoli: quello dell’apripista ed un altro simile a quello esercitato dai kamikaze e li sta svolgendo con molte contraddizioni e a distanza di moltissimi anni, riferendo circostanze incredibili e di terza mano. L’aspetto assai grave e inquietante è che per ragioni di faziosità politica, pur di colpire Berlusconi, esistono pezzi dello Stato e di giornalismo che cavalcano e usano questo attacco mafioso. Ma la mafia, i suoi complici, i suoi utilizzatori - sottolinea Cicchitto - non passeranno. Intorno a Berlusconi e al governo, che tengono in piedi il Paese, avendo ereditato una situazione assai difficile e che si stanno battendo contro la criminalità organizzata in Campania, Calabria, Sicila, Puglia, si mobiliteranno il Pdl, la maggioranza politica, la maggioranza del popolo italiano, che farà sentire la sua voce".


Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"