Salviamo i nostri Marò

Salviamo i nostri Marò
I nostri due militari devono tornare a casa

Siamo contro ogni genere di Discarica nel nostro Territorio!

venerdì 21 maggio 2010

Federalismo: neanche a Cicchitto piace la Lega...



Al Pdl non è piaciuta la conferenza stampa congiunta di ieri di Antonio Di Pietro e Roberto Calderoli: lo dice Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Popolo della Libertà. Sul federalismo fiscale Cicchitto spiega che si tratta di "un punto del programma di governo e siamo impegnati a realizzarlo con gli adeguati meccanismi di solidarietà". Infatti, "accanto alla riduzione delle spese ci devono essere dei meccanismi di compensazione: non ci può essere un federalismo forte al Nord e uno debole al Sud. Il nostro è un federalismo solidale e su questa impostazione ci ritroviamo. La Lega stia tranquilla: Piuttosto mi è sembrato inopportuno chiedere i voti all'Italia dei Valori". La conferenza stampa di ieri congiunta tra Roberto Calderoli e Antonio Di Pietro, conclude Cicchitto, "non ci è piaciuta proprio. Pensiamo casomai, che il dialogo vada ricercato con l'Udc e i settori più ragionevoli del Partito democratico".

Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

mercoledì 19 maggio 2010

San Nicola dell'Alto: La "Ciuxa" nel degrado assoluto.


Credo che ogni Consigliere Comunale abbia il dovere di documentare i problemi del paese che rappresenta e sottoporli all’attenzione del Sindaco: per questo motivo ho deciso raccontare il degrado sannicolese iniziando dal rione in peggiori condizioni, La Ciuxa.
In molti avranno notato le gravi condizioni in cui versa il campetto sportivo sito in via Ciuxa: il manto di erba sintetica è in gran parte deteriorato, la rete che dovrebbe evitare la perdita dei palloni è ormai a terra, la pavimentazione delle gradinate è saltata, il quadro elettrico non è custodito, ci sono attrezzi (o rifiuti?) abbandonati da mesi e potenzialmente pericolosi.
Ma il motivo più rilevante per cui chiedo l’intervento urgente del Sindaco e degli Assessori delegati in materia è la presenza di pali in ferro pericolanti che rischiano di cadere, e poiché il campetto è frequentato soprattutto da bambini, credo che non si possa più aspettare.
La mia non è solo una critica ma una richiesta, uno stimolo, una proposta: più che altro perché è l’unica struttura sportiva di cui il paese dispone, in attesa della costruzione della improbabile piscina promessa più volte da Scarpelli in campagna elettorale.

Faccio presente che il degrado non riguarda solo il campetto sportivo ma l’intero quartiere: buche sulla strada che diventa sempre meno percorribile, zone comunali piene di erbacce, l’ex-mattatoio- museo abbandonato a sé stesso e presenza di strade ancora sterrate.

Mi auguro che il Sindaco anziché perdere tempo a controbattere al mio manifesto , si concentri stavolta direttamente sulla risoluzione del problema che ho sollevato, visto che si tratta non solo di eliminare il solito degrado sannicolese ma anche di garantire la sicurezza dei cittadini.

Nicola Bresci
Consigliere Comunale – PDL
Comune di San Nicola dell’Alto

lunedì 17 maggio 2010

Due soldati italiani uccisi in Afghanistan.




Un ordigno "ad altissimo potenziale" è scoppiato sotto un blindato italiano diretto nell'avamposto di Bala Murghab, nell'ovest del'Afghanistan, zona calda al confine con il Turkmenistan: morti due alpini, il sergente Massimiliano Ramadù, di 33 anni, ed il caporal maggiore Luigi Pascazio, di 24.
Feriti gli altri due occupanti del mezzo: gamba fratturata per il caporal maggiore Gianfranco Scirè; di 28 anni; più serie le condizioni di una soldatessa, il caporale Cristina Buonacucina, di 26 anni, che non corre pericoli di vita.L'attacco è avvenuto alle 9.15 locali, le 5.45 del mattino in Italia. Una colonna di ben 130 mezzi per un numero complessivo di circa 400 militari era partita da Herat diretta alla base di Bala Murghab per portare rinforzi. Facevano parte del convoglio anche militari americani, spagnoli ed afgani. Il Lince con a bordo gli italiani si trovava nella testa della colonna, in quarta posizione, quando c'e' stata l'esplosione, a circa 25 km a sud di Bala Murghab. E' stato uno Ied, i famigerati ordigni artigianali, piazzato lungo la strada e nascosto sotto la sabbia, a colpire il blindato. Non è ancora chiaro se è stato azionato da un telecomando a distanza oppure è stato il contatto con il Lince a provocare l'esplosione molto violenta che ha perforato la resistenza del blindato italiano.
Nulla da fare per Ramadù e Pascazio, morti subito: feriti principalmente alle gambe gli altri due occupanti del mezzo, che sono stati subito evacuati in elicottero verso l'ospedale da campo spagnolo di Herat. Mentre Scirè, il fuciliere che stava in ralla, ha riportato la frattura di una gamba, Cristina Buonacucina, la radiofonista del mezzo, ha subito fratture multiple alle gambe ed alle vertebre. Nel pomeriggio è stata quindi trasferita nel più attrezzato ospedale americano di Baghram dove è stata sottoposta ad accertamenti. Si sospettano lesioni alla colonna vertebrale, anche se comunque riesce a muovere le gambe. La donna ha riportato anche una compressione epatica, un versamento ematico e fratture alle caviglie. In serata è stata stabilizzata dai medici.
Ancora gli ordigni artigianali improvvisati, dunque, il pericolo numero uno per gli italiani in Afghanistan. Un pericolo ben chiaro ai vertici militari, ma subdolo e difficile da contrastare efficacemente. Gli alpini della Taurinense del generale Claudio Berto, che da circa un mese guida la Regione Ovest di Isaf, hanno schierato un intero battaglione di artificieri per affrontare al meglio la minaccia. I Lince, pur potenziati nei loro dispositivi anti-mina, non garantiscono l'incolumità dei passeggeri nel caso di elevate quantità di esplosivo, come si è visto oggi. Sono quindi in arrivo - saranno in Afghanistan a giugno insieme ai mille uomini di rinforzo che porteranno a 4.000 il numero degli militari italiani nell'Ovest del Paese - i nuovi superblindati Freccia: 'bestioni' da 28 tonnellate, con otto ruote motrici, che possono raggiungere 105 chilometri orari. Sono tecnologicamente avanzati e digitalizzati, con un livello di protezione balistica ed antimina superiore a quello dei Lince. Sono meno manovrabili di questi ultimi, ma piu' sicuri.
L'attacco di oggi è avvenuto in un'area, quella di Bala Murghab, dove è in corso un consistente sforzo da parte di Isaf per allargare la 'bolla' di sicurezza. E' infatti un'area molto difficile, al confine con il Turkmenistan, crocevia di traffici illeciti, dalla droga alle armi. Che insorgenti, talebani e altri criminali sono ben decisi a non lasciare nelle mani delle forze Nato. Si inserisce in questo quadro l'operazione che oggi portava rinforzi nel fortino Columbus, dove ci sono italiani, spagnoli, americani e afghani.
Domani mattina alla base di Herat sarà allestita una camera ardente per i due militari morti. Le salme verranno rimpatriate nella mattinata di mercoledi'. Domani il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, farà un'informativa alla Camera sull'accaduto. Intanto, arriva la solidarietà del Pentagono. "La loro opera - dice il portavoce - non è stata vana. Continueremo a impegnarci per vincere. Il loro sacrificio non sarà dimenticato". Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, elogia i soldati italiani che "stanno facendo un eccellente lavoro in Afghanistan e la Nato apprezza molto il contributo italiano alla missione, nonche' il solido impegno politico che ha sempre dimostrato". La situazione nel Paese è sempre critica: oltre agli italiani, oggi sono morti anche altri due militari Nato per l'esplosione di ordigni.


Noi vogliamo esprime il nostro cordoglio per nosrti EROI caduti nell'ottemperanza del loro servizio. Allo stesso modo esprimiamo la nostra vicinanza e sentite condoglianze alle famiglie di questi nostri soldati.


La nostra Patria è là dove si lotta per la Libertà!

giovedì 13 maggio 2010


LA GIOVANE ITALIA PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE CHE SI TERRA' OGGI ALLE 18:00 NEL PIAZZALE DELLA SCUOLA ELEMENTARE IN VIA FRATELLI BANDIERA.

NO ALLA DISCARICA DI AMIANTO A SANTA MARINA!!!

150° UNITA' D'ITALIA: Giorgia Meloni, serve un Risorgimento Generazionale.

“All’Italia di oggi, a 150 anni dall’unità, serve un nuovo Risorgimento: un Risorgimento generazionale. Giovani patrioti di tutte le regioni furono protagonisti di quell’avventura. Penso ai mille volontari partiti da Quarto con Garibaldi, ai trecento che seguirono Carlo Pisacane, a Goffredo Mameli, morto poco più che ventenne combattendo per l’Italia. Sono convinta che debbano essere di nuovo i giovani italiani a risvegliare la coscienza unitaria nazionale con l’inesauribile energia delle loro idee, con il coraggio di un impegno civile non ancora corrotto dai compromessi della vita adulta”. Così il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, interviene ad un anno dalle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. “Celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia non è solo la commemorazione di un evento lontano nel tempo, ma la presa di consapevolezza di un futuro comune. Significa ribadire a sé stessi e al mondo un’identità condivisa da curare ogni giorno con pazienza e fierezza. Credo che i giovani italiani, malgrado le sfortune sociali ed economiche di questo tempo – conclude il Ministro – abbiano la fortuna di essere immuni dalle ideologie che in passato hanno corroso il nostro sentimento nazionale. Per questo ritengo che si possa affidare a loro con serenità e fiducia lo spirito delle celebrazioni che ci attendono”.
 
Giovane Italia
circolo "Giorgio Almirante"

lunedì 3 maggio 2010

Giovane Italia a sostegno dei lavoratori Sasol.



La crisi economica continua a flagellare il mercato del lavoro.

Da mesi ormai i dipendenti della Sasol di Crotone sono impegnati in una strenua battaglia contro la nuova proprietà dell'azienda che non dà garanzie per il futuro.
“CROTONE FABBRICA DI MIGRANTI” è questo il messaggio lanciato della Giovane Italia della provincia di Crotone .
I Ragazzi presenti sabato 1 Maggio al fianco del movimento “Fabbricando L’avvenire" davanti ai cancelli della ex Pertusola esprimono la loro solidarietà e sicuri di vincere una battaglia al sostegno del senso civico.
Il coordinatore Ercole Caligiuri e i dirigenti Antonello Voce e Fabrizio Zurlo dichiarano :
“Siamo qui insieme a combattere al fianco dei lavoratori ed alle loro famiglie , poche risposte dai sindacati che hanno preferito Rosarno ai nostri problemi!
Dispiaciuti dalla poca partecipazione dei cittadini a queste presidi di solidarietà,
doverosa la nostra partecipazione a sostegno morale dei lavoratori!"
I Ragazzi in coro fortemente evidenziano come l’1 Maggio sia diventata la festa dei
“Non lavoratori” , in questi mesi stiamo assistendo al disastro economico della nostra provincia , centinaia di posti di lavoro usurpati ad una Calabria senza ormai un futuro certo.
Ormai il lavoro è una terra di conquista.

Giovane Italia
Federazione Provinciale di Crotone

sabato 1 maggio 2010

1 MAGGIO: Manifestazione di solidarietà ai lavoratori a Crotone e a Corazzo per dire No alla discarica di amianto.


La federazione Provinciale della GIOVANE ITALIA, oggi dalle 09:00 alle 12:00 manifesterà in favore dei lavoratori
davanti la Pertusola;
mentre dalle 17:00 fino a tarda serata
sarà a Corazzo per dire NO
alla discarica di amianto
in località Santa Marina
promuovendo la petizione iniziata
dal vice sindaco Coriale
e l'incontro di giorno 13 c.m. organizzato
 dall'associazione "Scandale nel Cuore"!