Salviamo i nostri Marò

Salviamo i nostri Marò
I nostri due militari devono tornare a casa

Siamo contro ogni genere di Discarica nel nostro Territorio!

venerdì 30 luglio 2010

OGGI alle 20:00 INIZIANO I FESTEGGIAMENTI DELLA BEATA VERGINE MARIA SS DELLA DIFESA.


Con l'inizio dei festeggiamenti della Beata Vergine Maria della Difesa vi propongo questo canto:



Inno alla Madonna della Difesa ©
(Antonello Voce – Luglio 2006)


Vergine Santa, Madre Maria
al sol guardarti l’alma s’indìa;
come sei bella! Questo tuo viso
è tutto un’estasi di Paradiso (2 volte)

Ritornello:
Volgi lo sguardo sopra Scandale
che ti consacra il cuor:
Madre della Difesa (2 volte)
a Te sia gloria e onore.

Tu ci apparisti, Madre amorosa
sulla collinetta, tutta ascosa;
e fosti l’iride che sempre adduce
pace di cielo, conforto e luce. (2 volte)

Ritornello:
Volgi lo sguardo sopra Scandale
che ti consacra il cuor:
Madre della Difesa (2 volte)
a Te sia gloria e onore.

Fin da quel giorno questo paese
per Te, Maria, d’amor s’accese;
t’ebbe Scandale qual primo vanto,
dei fasti suoi poema, incanto. (2 volte)

Ritornello:
Volgi lo sguardo sopra Scandale
che ti consacra il cuor:
Madre della Difesa (2 volte)
a Te sia gloria e onore.

Son mille pagine di nostra Storia
che ci decantano l’eccelsa gloria
di chi ci arrise, qual vaga Stella,
nell’ora triste della procella. (2 volte)

Ritornello:
Volgi lo sguardo sopra Scandale
che ti consacra il cuor:
Madre della Difesa (2 volte)
a Te sia gloria e onore.


Indìa: voce del verbo Indiàre - Trasformare in un Dio e quindi Deificare. De’ Serafin colui che più s’indìa (Dante Parad. IV. 28). Cioè (dice l’antico commento), che più partecipa alla beatitudine creata da Dio e più si accosta a Lui.

Ascosa: f sing; pp. di ascòndere - [letterario] nascosta, occultata, celata, appartata, segreta.

Iride: nome con cui si designa talvolta l'arcobaleno.

Adduce: voce del verbo addùrre - produrre, allegare, presentare, citare; [poetico] condurre.

Fasti: [in senso figurato] memorie di fatti onorevoli.

Arrise: voce del verbo arrìdere - essere favorevole; essere propizio.

Procella: [letterario] tempesta, impetuosa tempesta; [in senso figurato] sciagura.
©2006

Antonello Voce
dirigente provinciale
Giovane Italia Crotone

SABATO 31 LUGLIO CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA STANO ZURLO.



Sabato 31 luglio alle ore 10.30, nella sala Giunta della Provincia di Crotone il presidente dell’Ente intermedio, Stano Zurlo, terrà una conferenza stampa per illustrare l’attività amministrativa messa in campo nel primo anno di governo. All’incontro con i giornalisti parteciperanno, oltre al presidente Zurlo, il presidente del Consiglio Benedetto Proto, gli assessori provinciali, i consiglieri di maggioranza ed i segretari/coordinatori provinciali di tutti i partiti che sostengono la coalizione di governo.

mercoledì 28 luglio 2010

SILVIO BERLUSCONI LANCIA L'OPERAZIONE MEMORIA.



 
 L’appello di Silvio Berlusconi ai sostenitori registrati su Forzasilvio.it

In queste ultime settimane sono riprese contro il governo e contro il Popolo della Libertà furibonde campagne mediatiche.

Come mi ero impegnato a fare, ho ripreso in mano la situazione e sto lavorando con il consueto impegno su entrambi i fronti, forte del sostegno attivo di persone come te.
Per questo motivo ti sottopongo in anteprima il pieghevole che riassume le cose fatte dal governo: è il primo di una serie di materiali di comunicazione che distribuiremo a settembre nelle Feste della Libertà, a Gubbio, ad Atreju, alla Summer school di Magna Carta, ai banchetti dei Promotori della Libertà, ovunque sia possibile.
Sono convinto che conoscere e divulgare le tante realizzazioni del nostro “Governo del fare” sia la migliore risposta contro le calunnie e le campagne mediatiche.
I nostri avversari sono maestri nelle chiacchiere, con le quali cercano di nascondere i loro demeriti e di oscurare il tanto di buono che abbiamo fatto in questi due anni difficili.
Non riusciranno nel loro intento se noi saremo uniti, se il Popolo della Libertà sarà unito attorno al proprio governo, consapevole dei grandi risultati finora ottenuti, coeso tra leader, dirigenti e popolo.
La forza del nostro stare insieme è nella moralità del fare. Proprio per questo cercano di toglierci l’orgoglio di essere nel Popolo della Libertà, motore principale del governo del fare
Grazie per il tuo impegno. Andiamo avanti, insieme!
Tuo Silvio Berlusconi

sabato 24 luglio 2010

24 Luglio 2006 ci lasciava DON RENATO COSENTINI ...




SACERDOTE ESEMPLARE, SPESE LA SUA VITA NEL SERVIZIO AI PIU' BISOGNOSI DONANDOSI IN MODO DISINTERESSATO FINO ALLA MORTE ...

SONO PASSATI QUATTRO ANNI DA QUEL GIORNO
E SCANDALE  ANCORA PIANGE LA SUA SCOMPARSA...
OGGI PIU' CHE MAI LA NOSTRA COMUNITA' NECESSITA DI UNA VERA GUIDA.
LA COSA CHE CI CONSOLA E' CHE DA LASSU' CONTINUA A VEGLIARE SU DI NOI .
CIAO DON RENTAO.

RIPOSA IN PACE

venerdì 23 luglio 2010

Manovra. Meloni: “Giusto il taglio alle indennità dei parlamentari”.



“Nel momento in cui chiediamo sacrifici all’Italia intera è giusto dare il buon esempio”. Così il ministro della Gioventù Giorgia Meloni, che ha commentato il taglio del 10% dell’indennità di deputati e senatori stabilito dai questori di Camera e Senato in relazione alla riduzione delle spese prevista dalla manovra economica.

“È un provvedimento che mi trova d’accordo”, ha sottolineato il ministro Meloni. “Si trattava di una necessità – ha aggiunto – sentita da tutti”.

lunedì 19 luglio 2010

Commemorazione di Paolo Borsellino.



La Federazione provinciale della Giovane Italia Crotone oggi alle 19.00 ricorderà Paolo Borsellino con una cerimonia commemorativa nella piazza intitolata al magistrato.

Come ogni anno, i giovani di destra ricordano questo grandissimo personaggio portando avanti ed alta la bandiera della legalità, oggi come ieri, requisito fondamentale per volgere lo sguardo verso lo sviluppo.

"SE LA GIOVENTU' LE NEGHERA' IL CONSENSO,
ANCHE LA ONNIPOTENTE, MISTERIOSA MAFIA
SVANIRA' COME UN INCUBO.
L'IMPORTANTE E' CHE IL CORAGGIO
PRENDA IL SOPRAVVENTO".
(Paolo Borsellio)






PAOLO BORSELLINO EROE NAZIONALE

lunedì 12 luglio 2010

Campo Cyrano 2010 - Sorrento.



Si è concluso ieri a Sorrento “Campo Cyrano” l’evento estivo di riferimento di tutti gli studenti d’Italia.

Campo Cyrano iniziato il 9 Luglio, è stata un’occasione d’incontro per tutti gli studenti d’Italia che hanno trascorso tre giorni insieme nella splendida cornice della costa sorrentina e unendo la capacità di divertirsi in modo sano e confrontandosi insieme sul futuro della scuola italiana.

Più di cinquecento ragazzi si sono confrontati con il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, sulla realizzazione di un nuovo Risorgimento in Italia, possibile solo attraverso la passione e la partecipazione giovanile. Con il dottor Fracassi, il dottor Pizzo e il dottor Genovesi, l’attenzione si è rivolta sull’importanza storica e culturale del Risorgimento e sugli strumenti migliori che permettono la trasmissione di questa memoria alla nostra generazione. Sullo spirito che può animare questo cambiamento, Marcello Veneziani si è confrontato con i giovani partecipanti, fornendo spunti di criticità e riflessione per rilanciare una rivoluzione culturale della stessa portata del Risorgimento Italiano. L’evento conclusosi ieri mattina con un assemblea plenaria, nella quale gli studenti hanno delineato nuovi percorsi di partecipazione e cambiamento, ha fornito le basi necessarie per ripartire a settembre nell’impegno quotidiano all’interno degli istituti.
Gli studenti provenienti da tutta la penisola, escono da questa splendida avventura con lo spirito di Cyrano de Bergerac, cioè quello di credere che un sogno, se animato da giustizia e cambiamento, può sempre trovare realizzazione!




Non la sopporto la gente che

 non sogna!

giovedì 8 luglio 2010

COMUNITA' GIOVALI: Il sogno di una Generazione ...



Esprimiamo tutto il nostro disappunto per la mancata approvazione del ddl Meloni sulle comunità giovanili. Il testo, peraltro, aveva già attraversato un iter lunghissimo, durato mesi. Ora, il suo rinvio in commissione, alla Camera, prolunga in maniera inaccettabile l’attesa di un provvedimento giusto e necessario.
Il ddl Meloni si proponeva di dare un riconoscimento giuridico alle comunità giovanili e di sostenerne l’attività attraverso la possibilità di accedere a un fondo, stanziato annualmente dal Ministero della Gioventù. Senza soldi e senza strutture adeguate, è difficile svolgere delle attività, specie quelle che coinvolgono un numero elevato di ragazzi.
I rilievi mossi al ddl appaiono, più che mai, strumentali. Lasciando da parte l’opposizione che si sa  è pregiudizialmente contraria a qualsiasi iniziativa provenga dal Governo, lasciano a bocca aperta le dichiarazioni espresse da alcuni esponenti della minoranza Pdl (Fini e company). L’accusa più ricorrente è quella di voler para-statalizzare la creatività giovanile, quasi che senza soldi e senza controlli da parte dello Stato i giovani siano più stimolati a esprimere creatività e talento. È evidente la pretestuosità di queste critiche.
 Le comunità giovanili sono state immaginate da Paolo di Nella giovane che ha perso la vita negli "anni di piombo". Giorgia è riuscita a trasformare quel sogno in un progetto concreto e ieri si è vista bloccare tutto.

Noi siamo conviti di questo progetto e staremo
al fianco del ministro Giorgia Meloni
in questa battaglia.
Noi siamo dalla parte chi vuole
difendere la nostra IDENTITA'
e non di chi è pronto a svenderla a basso costo.

Caro presidente della camera e company,
Noi non siamo in vendita!

MURO DI SCUDI !
Le COMUNITA' GIOVANILI  non si toccano.

Antonello Voce
Dirigente provinciale
Giovane Italia Crotone

mercoledì 7 luglio 2010

7 Luglio 1972 - 7 Luglio 2010. Ciao Carlo, un altro, uno dei tanti, uno dei troppi ...



Il 7 Luglio 1972 un altro giovane missino cadde a Salerno per colpa dell’odio comunista. Il suo nome era Carlo Falvella. Il padre, Michele, proveniva dalla Basilicata, era un professore di scuola media superiore, cattolico tradizionalista e mutilato di guerra. La madre, di origine abruzzese, era missina convinta, spesso girava per Salerno con i manifesti del Msi attaccati agli sportelli e al cofano della macchina. Sei figli, cinque maschi e una femmina. Carlo, studente di filosofia e vicepresidente degli universitari di destra salernitani, aveva abbracciato la vita politica proprio grazie alla tenacia e alla passione della madre. Purtroppo era affetto da una gravissima forma di miopia. Infatti, Carlo, era già stato operato tre volte di cataratta e solo il progresso della scienza oculistica poteva salvarlo dalla cecità totale. Mancavano cinque minuti alle ventidue del 7 luglio 1972, quando i Carabinieri di Salerno furono allertati da una telefonata per una furibonda rissa in via Velia. Carlo e l’amico Giovanni Alfinito, prima di rincasare, furono notati da un gruppo di tre persone, Giovanni Marini, Francesco Mastrogiovanni e Gennaro Scariati, tutti appartenenti alla sinistra extraparlamentare. Al loro incontro Marini estrasse il coltello e colpì Alfinito all’inguine. Carlo, per difendere l’amico, si lanciò contro Marini ed entrambi caddero a terra. Ma durante la colluttazione Carlo fu colpito gravemente alla aorta. Nonostante il trasporto immediato all’ospedale e un intervento chirurgico Carlo morì. Marini fu subito arrestato mentre Mastrogiovanni e Scariati si diedero alla latitanza. Alle esequie parteciparono circa ventimila persone, quasi tutte appartenenti al Msi, il giorno prima in città era arrivato anche il segretario Giorgio Almirante. Assenti tutti gli altri partiti ma anche le figure istituzionali quali il sindaco di Salerno, Gaspare Russo, e il presidente della Provincia, Carbone. Dopo quattro giorni dalla morte di Carlo, il Secolo d’Italia, organo ufficiale del Msi, pubblicò in prima pagina il titolo: “Un altro martire per la gioventù d’Italia. Dopo Venturini il sacrificio di Carlo Falvella”. Anche la federazione salernitana del Pci espresse il proprio sdegno per la scomparsa della giovane vita. Nei giorni successivi a Salerno accadde di tutto. Una vera e propria campagna innocentista a difesa di Giovanni Marini. Da Salerno a Milano, slogan, manifestazioni e addirittura la scrittura e la diffusione di quattro canzoni tutte ispirate allo stesso episodio. Soccorso rosso militante pubblicò un pamphlet dal titolo “Il caso Marini” proprio mentre era in corso il processo. Ma anche intellettuali dal calibro di Dario Fo, Franca Rame e un giovane avvocato destinato a una grande carriera, Giuliano Spazzali. In realtà chi era Giovanni Marini? Era un militante anarchico con alle spalle una storia in comune con quella di migliaia di proletari meridionali. Era nato in un piccolo paese, Sacco, in Campania, e all’età di dieci anni si era trasferito a Salerno con la famiglia. Cresciuto in una situazione sociale di disgregazione e miseria, iniziò presto a ribellarsi contro le cause dell’emarginazione. A diciannove anni, dopo la maturità in ragioneria, fu subito bollato come sovversivo e gli fu impossibile trovare impiego. Fu costretto a sopravvivere con lavori saltuari per alcuni anni e militò a lungo nel Pci per poi uscire definitivamente per le sue posizioni anarchiche. Al termine del processo, nel 1974, fu condannato a dodici anni di reclusione per omicidio preterintenzionale aggravato e concorso in rissa. Nel 1975, in appello, la condanna fu ridotta a nove anni. Mastrogiovanni e Scariati, invece, furono assolti dall’accusa di rissa. Già nel 1979, Marini uscì dal carcere e rimase per due anni sotto libertà vigilata. Trovò lavoro come assistente sociale, a Padula, quindici chilometri da Salerno. Ma non riuscì a integrarsi e scivolò gradualmente nell’alcolismo. Nel dicembre 1982, Marini fu nuovamente arrestato insieme ad altre persone con l’accusa di appartenenza alle Brigate Rosse. Morì a Salerno nel 2001 a quarantanove anni. Ventinove anni dopo la morte di Carlo Falvella.


Sono passati ormai trentotto anni dal quel 7 Luglio in cui Carlo Falvella, perdeva la vita. L’unica colpa di Carlo era quella di credere in un ideale: un destino che ha accumunato, nei terribili anni di piombo, troppi ragazzi.


CARLO FALVELLA, PRESENTE!

martedì 6 luglio 2010

A San Mauro M.to apre il circolo della Giovane Italia.



Nei giorni scorsi si è tenuta a S. Mauro il primo incontro tra giovani ragazzi che vogliono aderire al progetto nazionale di istituire il movimento giovanile del PdL, meglio noto come Giovane Italia.

A livello nazionale la scorsa estate, in una conferenza stampa a Montecitorio, è stato presentato dal Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, il movimento giovanile del "Popolo delle Libertà".
La Giovane Italia è il risultato del processo di sintesi tra i movimenti giovanili del centro-destra italiano e unisce " Azione Giovani" e "Forza Italia Giovani" in un unico gruppo. A scegliere il nome Giovane Italia sono stati i ragazzi del Pdl con un sondaggio su internet: il 78% ha votato per il nome che richiama l'organizzazione risorgimentale di Giuseppe Mazzini.
I ragazzi di S. Mauro si sono riuniti per discutere se vale la pena impegnarsi per far nascere nel nostro paese il movimento giovanile. La risposta è stata davvero soddisfacente in quanto la proposta è stata accettata con grande entusiasmo. Buona volontà e passione animano questi ragazzi, i quali sono realmente intenzionati ad istituire un punto di ritrovo dove poter affrontare problematiche politiche, dove potersi confrontare, dover poter dire la propria, dove poter dare una mano, con suggerimenti, all'amministrazione comunale. Infatti non bisogna mai dimenticare che sono i giovani la risorsa più preziosa di cui un paese dispone. Il movimento giovanile è l'esempio cardine della Politica perché è fatto con altrettanta passione, comunione di gruppo ed in un certo senso fatta anche in modo goliardico senza pensare a poltrone o ad incarichi politico-istituzionali con lo spirito di dare un contributo alla nostra società perché sappiamo tutti che la Politica svolge una funzione fondamentale all'interno di essa. Ecco perché vale la pena incoraggiare quest'iniziativa! Al giorno d'oggi le moderne società democratiche che riescono a crescere socialmente e culturalmente sono quelle in cui si registra una forma di attivismo politico-giovanile. Inoltre non bisogna trascurare un altro fattore: " in democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica" (Gandhi).
La politica è parte integrante della vita di ognuno, il vivere nella quotidianità porta inevitabilmente ad interessi alla politica. Basta scendere in piazza, per protestare, per poter dire che si sta facendo politica. A questo punto ci si augura che l'attività intrapresa a S. Mauro dia i giusti frutti, ovvero possa crescere rigogliosa e allo stesso tempo sia motivo d'ispirazione per tanti altri paesi che ancora non hanno un movimento giovanile. Il domani appartiene a noi giovani ed a chi come noi crede!

BUON LAVORO RAGAZZI!