Salviamo i nostri Marò

Salviamo i nostri Marò
I nostri due militari devono tornare a casa

Siamo contro ogni genere di Discarica nel nostro Territorio!

sabato 19 marzo 2011

Luminarie di San Giuseppe.


'U Luminariu
Come da tradizione il 18 Marzo, sera che precede la festività di San Giuseppe, a Scandale si usa accendere fuochi "I Luminari" in onore del Santo. Questa antica tradizione che si perde nella memoria della nostra gente ha origine pagane che richiama verosimilmente i fuochi di Beltane, di origine celtica, che segnava il tempo della fine dell’inverno e l’inizio della metà luminosa dell’anno, ed era la grande festività dedicata ai riti di fertilità e alla propiziazione dei futuri raccolti, celebrati con banchetti e notti danzanti. In antichità per Beltane si spegnevano tutti i fuochi dentro le case, si preparava un grande falò rituale e con la sua fiamma si riaccendevano i fuochi domestici. Era, quello, il sacro fuoco di Bel o Belenos, importante dio celtico con attributi solari che si associa all’Apollo classico – “bel” significa “brillante” e porta la stessa radice di Belisama, la Sublime Dea “molto luminosa”. Lo ritroviamo in Gallia, in Britannia e in Irlanda, prende anche i nomi di Beli e Bile – quest’ultimo in gaelico significa «grande albero sacro» e nella tradizione popolare, proprio per l’occasione, si innalza il Palo del Maggio adornato da strisce di stoffa colorate. 
Anche da noi nella cultura contadina le luminarie avevano lo stesso scopo.
Con l'avvento del Cristianesimo  questa festa ha perso le sue caratteristiche di esaltazione della natura e venne trasformata in una festa in onore del Santo spostandone anche la data.
I fuochi consistono in enormi ammassi di frasche di ulivo che il popolo raccoglie nei luoghi aperti o in qualunque largo o "rue" ovvero rioni, con al centro un albero Chiamato " 'U San Giuseppi" che verrà arso insieme alle frasche dove simbolicamnte vengono innalzate al Cielo le preghiere, le suppliche e le speranze dei credenti. I preparativi iniziano con la potatura degli ulivi quando ragazzi e adulti si recano nelle campagne racogliendo le fronde tagliate portandole nei propri rioni.
La sera del 18 Marzo, dopo i primi vespri della Festa vengono accesi "I Luminari" durante il quale, per devozione, si preparano pietanze tipiche, come una minestra saporita e piccante di pasta e ceci, ovvero " 'U Cumbitu" dall'italiano convito proprio perchè venie consumato con vicini e parenti; e si banchetta con canti e danze popolari fino a tarda notte.
Infine la brace dei "Luminari" viene divisa fra la gente del quartiere per riscaldare le proprie case. Tanta è la devozione e la fiducia verso il Santo che in ogni rione la gente si mobilità per rendere il suo "Luminario" più bello dell'altro quasi fosse una gara.
In questa sera il paese si anima di uno spirito unico nel suo genere dove ogni asprezza e divisione sembrano sparire per condividere in armonia il dì di festa come una vera comunità fraterna.
Oggi purtroppo poca è la gente che s'impegna per organizzare "I Luminari" tanto che non più in tutti rioni si accendo i fuochi motivo causato anche dall'urbanizzazione del paese. Tuttavia ci sono varie associazioni come la Pro Loco che provvedono all'organizzazione della festa mantenendo viva la tradizione. A loro va il ringraziamento di un'intera comunità.

Buon San Giuseppe a Tutti!

Antonello Voce.

San Giuseppe

Nessun commento: