Salviamo i nostri Marò

Salviamo i nostri Marò
I nostri due militari devono tornare a casa

Siamo contro ogni genere di Discarica nel nostro Territorio!

domenica 21 agosto 2011

Movimento studentesco Italiano, ritorna il mercatino del libro usato.




Anche quest’anno torna puntuale il Mercatino del Libro usato, organizzato dal Movimento studentesco nazionale Crotone. L’iniziativa del mercatino del Libro usato costituisce un punto di riferimento per gli studenti della provincia crotonese, i quali trovano a loro disposizione centinaia di testi scolastici, riducendo sensibilmente le spese per l’acquisto dei libri, e dando inoltre la possibilità di rivendere i propri libri usati.
“Il problema del caro libri, infatti, continua a gravare sulle famiglie degli studenti, e il Movimento Studentesco Nazionale Crotone organizza questa iniziativa per risolvere un problema oggettivo, creando solidarietà tra gli studenti e anche in segno di protesta per una condizione di speculazione da parte delle grandi case editrici” - dichiara Martina Pollinzi, responsabile Msn Crotone. “La crisi nazionale che stiamo vivendo, tra precariato e disoccupazione, ostacola il diritto ad avere una cultura e un’ istruzione per tutti. Proprio per questo pensiamo che quest'iniziativa risulta una vera possibilità di risparmio per le famiglie degli studenti. Poiché Il caro libri si aggiunge sempre più alle voci del caro vita, la soluzione migliore per combatterlo è rappresentata dalla diffusione del libro usato.” Il mercatino avrà inizio il 22 agosto, sarà aperto dalle 15 alle 19 e si terrà in Via Risorgimento (accanto la Chiesa dell’Immacolata). A partire dall’ 1 settembre si osserverà invece il seguente orario di apertura: 10-12.30 e 16.30-19. Quest’anno, inoltre, abbiamo introdotto una grande novità: sarà possibile di richiedere la disponibilità di un testo direttamente da casa! Basta contattarci sul gruppo Facebook e noi provvederemo a controllare e rispondere alle richieste di tutti.

sabato 20 agosto 2011

DOPO 31 ANNI QUALCOSA SI MUOVE.... VERSO LA VERITA'.



Bologna, 19 agosto 2011 - DOPO 31 anni, potrebbe essere arrivato il momento di riscrivere la storia della strage di Bologna. L’inchiesta bis aperta sulla bomba che il 2 agosto 1980 sventrò la stazione uccidendo 85 persone e ferendone oltre 200 è infatti a una svolta clamorosa. Per la prima volta ci sono due nuovi indagati, che appartengono ad ambienti opposti rispetto al terrorismo nero di Valerio Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, condannati in via definitiva per l’eccidio. Il procuratore Roberto Alfonso e il pm Enrico Cieri, a pochi giorni di distanza dall’ennesimo, doloroso, anniversario, hanno iscritto sul registro degli indagati i terroristi tedeschi di estrema sinistra Thomas Kram, 63 anni, e Christa Margot Frohlich, 69. Entrambi legati al gruppo del famigerato terrorista internazionale Carlos lo Sciacallo, al secolo Ilich Ramirez Sanchez, attualmente detenuto in Francia.


IL NUOVO scenario che prende corpo è quello della cosiddetta ‘pista palestinese’, secondo cui la strage fu una vendetta del Fronte popolare per la liberazione della Palestina contro l’Italia, che aveva arrestato un suo dirigente. Per farlo, i palestinesi si sarebbero serviti del loro braccio armato, cioè il gruppo di Carlos. Kram il 2 agosto era a Bologna, all’hotel Centrale. La Frohlich, secondo alcuni testimoni, in quei giorni alloggiava all’hotel Jolly. La loro presenza in città, assieme ad altri elementi raccolti con certosina pazienza dalla Digos, ha convinto gli inquirenti a indagarli. La mole di atti raccolta è enorme: perizie sugli esplosivi, corpose traduzioni dei dettagliati rapporti della Stasi, l’ex polizia della Germania Est che pedinava il gruppo di Carlos, deposizioni, verbali, informative. Tutto contenuto nel rapporto finale che la Digos ha consegnato in Procura e che ha convinto i magistrati a procedere sull’impervia strada della ‘pista palestinese’.

IL TUTTO mentre Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione familiari delle vittime del 2 agosto, ha sempre bollato come falsità quella pista chiedendo, anche tramite due esposti, che si indaghi invece per trovare i mandanti, finora ignoti, di Mambro e Fioravanti. Ma la teoria della rappresaglia palestinese annovera diversi sostenitori. Il primo fu l’ex presidente Francesco Cossiga, che in quel terribile agosto ’80 era presidente del Consiglio. Più di recente, chi si è sempre battuto a favore di quella pista è stato il deputato di Fli Enzo Raisi, membro della commissione parlamentare Mitrokhin, dai cui atti è nata l’inchiesta bis della Procura, partita nel 2005. E ancora: il giudice Rosario Priore, che da tanti anni indaga su Ustica.

NON sarà facile, per i magistrati, far luce sui misteri della strage. I due tedeschi, già sentiti come testimoni, si sono rifiutati di rispondere. Se ora verranno interrogati come indagati, probabile che tacciano di nuovo. Carlos, dalla sua prigione parigina, parla addirittura di un terzo scenario e dice che fu la Cia mettere la bomba. In Procura nessuno vuole parlare. Si temono i contraccolpi mediatici. I prossimi passi saranno decisivi. In un senso o nell’altro.

di Gilberto Dondi.




Abbatteremo questo muro di menzogna, 
perchè nessuno di noi era a Bologna!

BRENDAN LILLIS E' LIBERO!



BRENDAN LILLIS E' STATO LIBERATO!

Brendan è un militate per la libertà d'Irlanda, attivo nelle fila dell'indipendentismo repubblicano. Soffre di una malattia degenerativa artritica che lo costringe a letto. Nelle scorse settimane era dimagrito fino a raggiungere i 37 chili, in stato confusionale e con febbre molto alta per un'infezione. La sua vita era appesa ad un filo e la mobilitazione di tante persone ch ehanno preso a cuore la sua causa ha contribuito a rendere possibile questo miracolo.

LIBERTA' PER I DETENUTI POLITICI IRLANDESI.
LIBERTA' PER L'IRLANDA

venerdì 12 agosto 2011

Profanate le tombe dei genitori dell'ex sindaco Fabio Brescia.











Esprimiamo la nostra totale ed incondizionata solidarietà 
all'ex sindaco Fabio Brescia e a tutta la sua famiglia 
per il vile gesto subito. 
Siamo indignati per quanto accaduto!
In tutta una escaletion di intimidazioni 
in questi ultimi mesi, 
mancava che si prendessero di mira anche i Defunti.
E' una situazione preoccupante per tutti coloro che sono inpegnati nella "cosa pubblica".
Le diversità e le lotte politiche sono tutt'altra cosa, 
in questa comunità dobbiamo condurre 
una vera battaglia di civiltà 
affinchè le cose cambino veramente.
Rinnoviamo la nostra piena solidarietà 
alla famiglia Brescia 
e la nostra più estrema condanna a quei vigliacchi 
che hanno osato tanto.

giovedì 11 agosto 2011

Liberate Brendan Lillis.



L'irlanda è ancora un territorio in guerra. Soprusi e violenze sono all'ordine del giorno, le imposizioni inglesi, le provocazioni unioniste e i mancati diritti umani stanno riportando alla luce gli anni bui. Sono infatti di pochi giorni fa gli scontri che hanno visto partecipi i cattolici residenti e gli unionisti che hanno cercato di irrompere nei quartieri enclave dell'Irlanda. Sono volati sassi e molotov ma non sono mancate le pistole. 

Sui tetti sono stati avvistati uomini armati pronti a sparare. Il Colonialismo mercantilista e l'annacquamento delle Identità non è mai stata e mai sarà una soluzione. Irlanda Libera, ora! Brendan Lillis è un prigioniero politico irlandese repubblicano rinchiuso da piu' di 600 giorni nel cacere nordirlandese di Maghaberry. E' affetto da una malattia degenerativa che lo ha portato a pesare 35 chili.

Brendan sta morendo e le autorità carcerarie non intendono liberarlo. La sua compagna Roisin, insieme a numerosi ex POWs, Blanketmen e altri militanti repubblicani, ha iniziato uno sciopero della fame per chiedere la scarcerazione immediata di Brendan.

Noi ci uniamo alla protesta e dell'Italia chiediamo che la Gran Bretagna rispetti i diritti umani e liberi quanto prima Brendan, restituandolo ai suoi casi e a una vita dignitosa.



Brendan Lillis ha 59 anni. È alto poco meno di due metri e ora pesa 35 chilogrammi. Da quasi due anni è chiuso nel carcere di Maghaberry nei pressi di Belfast. Formalmente, nessuna condanna a suo carico. Dopo aver scontato 16 anni a Long Kash (il carcere di Bobby Sands) era stato rilasciato sulla parola, come tanti altri membri di Provisional Ira e altri membri di gruppi armati unionisti. Due anni fa è stato accusato di una rapina a Derry e rinchiuso in carcere a Maghaberry. Ma non ha potuto ancora sostenere un processo. Gravemente malato, affetto da spondilito anchilosante, una malattia debilitante, giace nel letto di una cella del carcere da mesi.
La Corte Suprema nordirlandese ha giudicato infatti il suo stato di salute non compatibile con un processo. Ma inspiegabilmente rimane in carcere, perché il Ministro della Giustizia del Paese David Ford si rifiuta di scarcerarlo.
Il dottor Sean O’ Domhnaill della sezione irlandese per i diritti umani dell’Onu lo ha visitato pochi giorni fa e ha stilato un rapporto drammatico: “Credo che morirà in prigione, perché le sue condizioni richiedono attenzioni specialistiche. Il rischio di morte è imminente”.


Manifestazioni di sostegno e sit-in di sensibilizzazione sono in corso in questi giorni a Belfast e a Derry, animate dai gruppi repubblicani nordirlandesi, ma anche a Roma. A Belfast si è mosso anche Martin McGuinnes di Sinn Féin che ha chiesto la liberazione dell’ex repubblicano. A livello europeo, la vice presidente del Parlamento Europeo Roberta Angelilli ha puntato il dito sul non rispetto dei più elementari diritti umani e ha presentato un’interrogazione parlamentare. “La politica può fare molto” ha detto.
Ora si attende la risposta da Stormont. Il tempo passa e non è dalla parte di Brendan Lillis. Alcuni osservatori hanno parlato di “vendetta politica” contro un ex Ira. Altri puntano il dito sul regime carcerario e sulle leggi speciali nordirlandesi. Se davvero si vuole voltare pagina in Ulster bisogna partire dai diritti umani. E da Maghaberry.

Brendan Lillis in un poster a Belfast
Ma questo, per gli unionisti, per Ford, non conta.
L'importante è vendicarsi.

venerdì 5 agosto 2011

Festa della Madonna del Condoleo.


Madonna del Condoleo - Scandale (Kr)

OGGI ALLE 21:00 INIZIANO I FESTEGGIAMENTI 
IN ONORE DELLA 
BEATA VERGINE MARIA DEL CONDOLEO.
NEGLI ULTIMI DECENNI SI FESTEGGIA AD ANNI ALTERNI, CON LA BEATA VERGINE DELLA DIFESA, 
LA PRIMA DOMENICA DI AGOSTO.
MA IL GIORNO CHE NOSTRI AVI DEDICARONO A LEI 
E' LA PRIMA DOMENICA DOPO PASQUA.
QUEST'ANNO LA FESTA SEMBRA PASSARE IN SORDINA, 
FORSE PER LA MANCANZA DELLE 
MANIFESTAZIONI CIVILI?
ANCHE QUESTI SONO MODI PER 
RINGRAZIARE LA VERGINE SANTA  
E RIUNIRSI E STARE INSIEME NEL SUO NOME. 
NOI ABBIAMO VOLUTO DEDICARLE QUESTA PAGINA...

Vi proponiamo un antico canto in Suo onore: 

MARIA DI CONDOLEO
( Anonimo )

O Maria di Condoleo, 
volgi a noi pietoso il ciglio 
che ci salva dal periglio. 
Ritornello: 
Vede il giusto e salva il reo, 
o Maria di Condoleo. (x2)

Se la terra, trema e onda, 
ci minaccia col suo moto; 
salva il popolo devoto. 
Ritornello: 
Vede il giusto e salva il reo, 
o Maria di Condoleo. (x2) 

Quando il Giudice è sdegnato, 
ci dimostra, presto e in fretta 
che impedisce la vendetta. 
Ritornello: 
Vede il giusto e salva il reo, 
o Maria di Condoleo. (x2) 

Manda Tu, la pioggia amica, 
essa bagna, il nostro suolo; 
bella Madre del consuolo. 
Ritornello: 
Vede il giusto e salva il reo, 
o Maria di Condoleo. (x2) 

Salva Tu l’anima nostra, 
al beato eterno regno; 
qual tuo figlio e qual tuo pegno. 
Ritornello:
Vede il giusto e salva il reo, 
o Maria di Condoleo. (x2) 

Se l’Inferno ci si avvente,
tu lo scacci, e salva noi; 
quanto brami e quanto puoi. 
Ritornello: 
Vede il giusto e salva il reo, 
o Maria di Condoleo. (x2) 

Quando è l’ultimo respiro, 
l’anima nostra in ciel conduci; 
Tu che sei la nostra luce. 
Ritornello: 
Vede il giusto e salva il reo, 
o Maria di Condoleo. (x2)

martedì 2 agosto 2011

Referendum Cittadino Abrogativo contro la Discarica di Amianto.



La gente di Scandale non molla. Continua la lotta pacifica contro l’ipotesi di aprire un discarica di stoccaggio di amianto in località Santa Marina, nel comune di Scandale.
Parte della popolazione questa mattina ha deciso di bloccare la SS 107 per dire no al progetto, della Ecolsystema Srl, di realizzare una megadiscarica di amianto a Santa Marina. Le principali motivazioni che hanno spinto la popolazione scandalese a prendere questa iniziativa è che non si possono realizzare discariche di questo tipo poiché pericolose per l’ambiente circostante.
Come già in passato, anche questa volta, noi della Giovane Italia, scendiamo in piazza per dire no a questo scempio che si vuole fare del nostro territorio. L’eccidio che si sta tentando di fare nel comune di Scandale e le ferite inferte ad un territorio, che con fatica ma con grande entusiasmo abbiamo provato a tutelare e valorizzare nell’ottica della sostenibilità sociale ed economica oltre che paesaggistico ambientale, creano sconcerto e profondo dolore. Il territorio, ricco di siti di interesse paesaggistico e archeologico è messo a dura prova dall’inquinamento e dall’alterazione dei luoghi. Noi non ci arrenderemo; le nostre aspettative e il nostro impegno verso questo territorio non intendono essere mortificati da un decreto.  Anche per questo motivo a breve inizieremo una raccolta firme per chiedere un referendum abrogativo in merito alla discarica. Scandale non sarà mai una partita persa; nessuna emergenza ambientale potrà mai scalfire quel sentimento come la speranza, una risorsa che questa nostra terra si è guadagnata attraverso secoli di sofferenza.

Antonello Voce
Presidente Circolo “Paolo Di Nella” 
Giovane Italia Scandale

STRADA STATALE 107 BLOCCATA

Foto di Rosario Rizzuto.